Pnrr, dall’economia circolare alla banda ultralarga: gli obiettivi entro giugno

Obiettivo 45: tanti sono i traguardi, nella strada per l'attuazione del Pnrr, che il governo italiano deve raggiungere entro il 30 giugno per incassare la seconda rata di fondi europei, pari a circa 24 milioni di euro.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Mario Draghi

ROMA – Obiettivo 45: tanti sono i traguardi, nella strada per l’attuazione del Pnrr, che il governo italiano deve raggiungere entro il 30 giugno per incassare la seconda rata di fondi europei, pari a circa 24 milioni di euro. Un appuntamento che è, senza mezzi termini, imperdibile: in questi ore nei ministeri tecnici e staff lavorano senza sosta alla relazione da presentare in Cdm sullo stato di avanzamento dei lavori e sui possibili interventi necessari per accelerare, come chiesto dal premier, Mario Draghi.

Scorrendo le tabelle del piano per la ripresa e resilienza dell’Italia, presentate lo scorso 22 giugno a Bruxelles, si ha un quadro definito degli obiettivi: di questi 21 sono coperti da sovvenzioni (ovvero sostegni non rimborsabili), per 11.494.252,874 euro, e 24 da prestiti (che andranno restituiti, sia pure a tassi agevolati) per 12.643.678,161 euro.

Nel primo capitolo per esempio entra la ‘digitalizzazione dei parchi nazionali’, con la semplificazione amministrativa e lo sviluppo di servizi digitali per i visitatori; il piano ‘Housing first’ e stazioni di posta con l’entrata in vigore del piano operativo per i progetti sull’assegnazione di un alloggio e le stazioni di posa. Il ministero di Renato Brunetta deve garantire l’avvio delle procedure di assunzione per i Tar, l’entrata in vigore dei decreti attuativi della riforma della Pa, e della revisione del codice dei contratti pubblici. Al Mef lavorano ad atti, disposizioni e procedure per incoraggiare la tax compliance e all’adozione di obiettivi di risparmio per le spending review 2023-2025.

Ai beni culturali sono impegnati con il decreto per l’assegnazione ai comuni delle risorse per migliorare l’attrattività dei borghi. Al Mite bisogna approvare il decreto ministeriale per la strategia nazionale per l’economia circolare; avviare la piattaforma web per la cultura e la consapevolezza sulle sfide ambientali e assegnare tutti gli appalti pubblici di ricerca e sviluppo sui progetti di ricerva sull’idrogeno, oltre a far entrare i vigore gli incentivi fiscali per la competitività dell’idrogeno, approvare un decreto ministeriale su rinnovabili e batterie, firmare l’accordo finanziario per il supporto a startup e venture capital attivi nella transizione ecologica, semplificare e accelerare le procedure per gli interventi di efficientamento energetico; far entrare in vigore la semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici e il nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui. Il ministero della scuola deve dare il via alla riforma della carriera degli insegnanti, al piano scuola 4.0 per la transizione digitale, approvare i decreti per la mobilità nella R&S collegati al fondo di finanziamento ordinario.

Nel capitolo dei prestiti si leggono tra gli altri l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici relativi a investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale,un decreto ministeriale che definisce la mappatura degli insediamenti abusivi e uno per l’assegnazione delle risorse, la firma delle convenzioni per la riqualificazione e l’incremento dell’edilizia sociale. Al ministero della transizione digitale lavorano alla banda ultra- larga: dallo staff di Vittorio Colao spiegano che il bando Italia1Giga è in corso così come quelli scuola e sanità mentre 5g e isole minori usciranno nelle prossime settimane. Il ministero della cultura deve varare una serie di decreti per l’assegnazione di risorse per architettura e paesaggio rurale, parchi e giardini storici, luoghi di culto, efficienza energetica di teatri cinema e musei, e poi l’accordo anche con il ministero del turismo per Caput Mundi. Ancora al Mite serve tra le altre cose il decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti. La sanità deve firmare il decreto ministeriale per la riforma dell’organizzazione dell’assistenza, approvare le linee guida per l’attuazione dell’assistenza domiciliare, firmare il Contratto istituzionale di sviluppo per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero.

LaPresse

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