Porsche, perquisizioni a Stoccarda per sospetto caso corruzione

I procuratori di Stoccarda hanno ordinaro una perquisizione nella sede della automobilistica tedesca Porsche, controllata di Volkswagen, per un presunto caso di corruzione.

FRANCOFORTE – I procuratori di Stoccarda hanno ordinato una perquisizione nella sede della automobilistica tedesca Porsche, controllata di Volkswagen, per un presunto caso di corruzione. Il sospetto degli inquirenti tedeschi è che un revisore sia stato corrotto per trasmettere informazioni confidenziali al consulente fiscale della compagnia. Gli investigatori sospettano che, si legge in una nota, “un funzionario dell’ufficio di revisione commerciale di Stoccarda ha rivelato informazioni riservate a un consulente fiscale di Porsche e ha accettato i benefici in cambio”. Quasi 200 esponenti delle forze dell’ordine hanno perquisito gli uffici del marchio del lusso. Gli uffici degli esattori delle tasse, l’ufficio di un consulente fiscale e case private a Stoccarda e dintorni per ottenere documenti cartacei e digitali.

I sospetti

Oltre all’indagine per corruzione, gli investigatori sospettano che la compagnia abbia effettuato pagamenti “ingiustificati” e “sproporzionatamente grandi” a un ex membro del comitato aziendale. Sei persone, tra cui alcuni della dirigenza dell’azienda, “potrebbero aver commesso una frode contro Porsche AG”, precisa la nota. All’inizio del mese Porsche ha accettato di pagare una multa di 535 milioni di euro per il suo ruolo nello scandalo delle truffe sulle emissioni noto come ‘Dieselgate’. Scandalo che ha colpito in particolare la sua casa madre Volkswagen.

LaPresse

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