Pulizie di primavera, regole ‘verdi’

Stracci riciclati ed erbe naturali per un cambio di stagione sostenibile

NAPOLI – Il clima si fa più mite, l’odore dei fiori riempie l’aria e la natura si risveglia: è il momento per le ‘pulizie di primavera’, un momento importante per la casa e che con qualche accorgimento può diventare un vero e proprio momento di connessione con il verde intorno a noi, in cui si può fare tanto per ridurre il proprio impatto sull’ambiente e, con un occhio al portafoglio, anche sulla gestione economica della casa. Pulire gli armadi e i mobili di casa: seguendo poche e semplici regole può trasformarsi da una laboriosa sfacchinata in un gesto d’amore per il pianeta.

Stracci e detersivi naturali: ‘armi’ contro l’inquinamento

La prima regola per pulire casa rispettando l’ambiente è quella di non produrre rifiuti: consumare inutilmente porta migliaia di tonnellate di rifiuti nel mare e nell’ecosistema. Ed è per questo che, prima di tutto, bisogna evitare di comprare pezze e stoffe di produzione sintetica. La maggior parte degli stracci usa-e-getta vanno a finire dritti nell’immondizia, aumentando il carico di rifiuti che ogni anno vengono dispersi nell’ambiente. I vecchi vestiti inutilizzati possono venire riadattati, soltanto con un paio di forbici, in decine di vecchi stracci, utilissimi ed economici. La seconda regola, che però non è meno importante, è quella che riguarda i detersivi. I prodotti chimici si disperdono facilmente nell’aria con l’utilizzo. Non soltanto ciò è dannoso per l’ambiente. Le tossine ritornano infatti in circolo e, una volta nell’aria, vengono assorbite dall’atmosfera, ritornando sotto forma di inquinati piogge acide. Stesso discorso vale anche per i detersivi che vengono diluiti e poi gettati nello scarico dell’acqua. I numerosi componenti chimici vanno a finire nelle falde acquifere e nel mare, inquinando le risorse idriche e danneggiando pericolosamente l’ambiente. Diffidare però dalle numerose etichette ‘bio’ che, dietro la pubblicità, nascondono i soliti prodotti chimici industriali.

Aceto, lavanda e bicarbonato: la natura porta lo splendore

La soluzione migliore, spesso, è quella più a portata di mano. Non ci vuole molto: per pulire i vetri, ad esempio, basta un poco di aceto (una parte) diluito in un poco d’acqua (due parti). Messo in uno spruzzino può venire agevolmente distribuito sulla superficie da pulire. Una soluzione simile si può adottare per tappeti e materassi. Soprattutto per chi possiede cani o gatti. Gli amici a quattro zampe lasciano infatti peli un po’ ovunque. Vecchie spazzole da buttare possono durare ancora a lungo se utilizzati per raccogliere i ‘batuffoli’ lasciati dai migliori amici dell’uomo. Dopo aver rimosso ogni tipo di peluria bisogna utilizzare della polvere da bicarbonato. Lo strato va lasciato agire per almeno mezza giornata e poi rimosso con l’aspirapolvere. Il bicarbonato trascinerà con sé la maggior parte di allergeni e batteri, così come le microparticelle di polvere. Quando poi viene utilizzato mischiandolo con l’aceto il bicarbonato diventa un ottimo detergente, perfetto per ripulire gli armadi. Con un’aggiunta di alcune foglie d lavanda o un pizzico di cannella e diluito in un poco d’acqua non soltanto attaccano la polvere alla radici ma rilasciano gradevoli essenze naturali che tengono lontane tarme e altri insetti. Dopo averlo riorganizzati si possono mettere all’interno del mobile alcuni chiodi di garofano, raccolti all’interno di un fazzoletto bianco, per tenere lontano gli animaletti e, per tenerli puliti, alcune foglie di alloro. L’ultima regola fondamentale riguarda il cambio di stagione, che deve essere ecologico. Il problema è l’acquisto: spesso ci troviamo a comprare capi di vestiario sulla spinta della moda o del capriccio senza in realtà avere bisogno di quei prodotti. Ciò che non si usa, è bene fare abitudine, è preferibile che venga donato.

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