Quirinale, Toti: “Draghi al Colle? Prima un patto per il Governo”

L'intervento del presidente della Regione Liguria

Foto Massimo Paolone / LaPresse Nella foto: Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria

MILANO – La scelta del presidente non rappresenterà di per sé una svolta “solo se preparata e accompagnata da intese chiare fra i partiti, che a oggi sembrano tutti fermi”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.

“Chiunque venga eletto, la legislatura deve continuare fino al suo termine naturale con un governo che sia all’altezza della situazione – afferma – Perché servono almeno minime riforme, a cominciare dalla legge elettorale che così com’è non ha funzionato, e non ha permesso la nascita di un’area strutturata e moderata, alla quale noi partiti centristi, a partire da Cambiamo-Coraggio Italia e altre forze oggi più lontane dalla sinistra, come IV,stiamo lavorando, non per far pesare i nostri voti sul Quirinale, ma per creare un contrappeso ai rischi di opposti populismi ed estremismi che hanno fatto male al Paese”. “Senza un’intesa preventiva” su Berlusconi o su Draghi al Colle, “entrambi potrebbero provocare una spirale virtuosa o viziosa”.

In merito all’ipotesi di Draghi al Colle, inoltre, Toti aggiunge che: “il premier ha dalla sua una teorica maggioranza molto ampia, che è quella che lo sostiene. È certamente una carta importante”.

(LaPresse)

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