Quota 100, i sindacati: “A rischio i servizi essenziali”. Tavolo al Mise il 13 marzo

Mentre prosegue l'iter di conversione del testo alla Camera, arrivano i nuovi rilievi di Cgil, Cisl, Uil

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

ROMA – Ancora critiche dei sindacati al decretone. Ma anche una convocazione firmata Luigi Di Maio, in un momento di rapporti freddissimi tra parti sociali e governo.

Il primo punto è il più saliente: mentre prosegue l’iter di conversione del testo alla Camera, arrivano i nuovi rilievi di Cgil, Cisl, Uil al testo, già ‘bastonato’ al Senato.

Quota 100, le perplessità dei sindacati

L’allarme arriva su quota 100: “Nonostante alcuni emendamenti vengano incontro all’esigenza di anticipare le procedure di concorso nella pubblica amministrazione per accelerare la tempistica delle assunzioni – avvertono in audizione in Commissione Lavoro – sussistono i troppi vincoli sulla spesa che, a fronte del pensionamento di decine di migliaia di dipendenti, rischiano di compromettere la garanzia di servizi essenziali”. E la riforma previdenziale è ancora “penalizzante”, spiegano i sindacati, per i lavoratori del Sud e “del tutto insufficiente per le donne”.

Tensioni governo-sindacati anche sul reddito di cittadinanza

Ma se sul tema pensioni c’è preoccupazione, sul reddito di cittadinanza rimane non meno apprensione. Il motivo? Il nodo navigator, con il conflitto tra Stato e Regioni “su una materia concorrente come quella delle politiche attive, che rischia di impattare negativamente sulla buona riuscita dei percorsi di inserimento e reinserimento al lavoro dei beneficiari del RdC”.

Le modalità contestate

Sulla misura bandiera del M5S spiccano ancora le criticità emerse a Palazzo Madama: è “inaccettabile il vincolo di residenza a 10 anni per il suo profilo discriminatorio nei confronti dei cittadini stranieri”. Neppure la nuova soglia ‘congrua’ a 858 euro sembra piacere alle parti sociali, che evidenziano come la novità “apra una serie di problemi”, come il trattamento diverso rispetto ad un sostegno al reddito già esistente come il Naspi.

Il vicepremier Di Maio convoca i sindacati al Mise

Dal canto suo il superministro di Lavoro e Sviluppo economico Di Maio ha convocato per il 13 marzo i sindacati al Mise. Non c’è ancora un ordine del giorno, ma presumibilmente i temi sul tavolo saranno lavoro, pensioni e sviluppo. Argomenti caldi già sollecitati da Cgil-Cisl-Uil, che avevano chiesto un incontro urgente con l’esecutivo nella manifestazione del 9 febbraio.

Nel mirino anche la legge sul salario minimo

Non è escluso che si toccherà anche la legge sul salario minimo, sulla quale il M5S ha chiesto anche la convergenza del Pd. Landini & Company già scalpitano: si attendono risposte vere sulle modifiche al decretone, viste le aperture del leghista Durigon sull’eliminazione delle finestre per i lavori gravosi e lo sconto contributivo di un anno per ogni figlio a carico delle donne.

(LaPresse/di Alessandro Banfo)

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