Rc Auto, il Codacons: “Incidenti giù dell’80%, rimborsare gli assicurati”

"Mentre milioni di piccole attività e le industrie versano in condizione di grave difficoltà economica a causa dell'emergenza coronavirus, una categoria di imprese, le compagnie di assicurazioni, hanno beneficiato della situazione attuale del paese, attraverso un ingiusto arricchimento nell'ambito Rc Auto su cui ora il Governo deve intervenire"

Foto Lapresse/Stefano cavicchi

MILANO – Rc Auto, il Codacons: “Incidenti giù dell’80%, rimborsare gli assicurati”. “Mentre milioni di piccole attività e le industrie versano in condizione di grave difficoltà economica a causa dell’emergenza coronavirus, una categoria di imprese, le compagnie di assicurazioni, hanno beneficiato della situazione attuale del paese, attraverso un ingiusto arricchimento nell’ambito Rc Auto su cui ora il Governo deve intervenire”. Lo afferma il Codacons, che ha presentato una istanza alla Presidenza del Consiglio, al Mise e all’Ivass.

“Come noto i limiti agli spostamenti degli italiani hanno prodotto un crollo degli incidenti stradali che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono diminuiti del -80% – spiega il Codacons – I cittadini non possono più circolare in auto se non per comprovate esigenze, e le vetture rimangono da settimane parcheggiate nei garage o in strada. A fronte di tale blocco della circolazione stradale, tuttavia, gli automobilisti continuano a pagare regolarmente l’Rc Auto che, a parte il provvedimento sulla proroga della scadenza dei contratti, non è stata oggetto di misure da parte del Governo”.

Una situazione che determina un evidente squilibrio, con danno economico per gli assicurati e un ingiusto arricchimento per le imprese assicuratrici, che beneficiano così di maggiori profitti.

Per tale motivo il Codacons ha chiesto al Governo e all’Ivass di varare un decreto che riconosca in modo automatico agli assicurati un rimborso del costo sostenuto per la polizza rc auto, anche attraverso sconti sui successivi rinnovi, a fronte dell’impossibilità di utilizzare i mezzi assicurati a causa dell’emergenza coronavirus, o di destinare i maggiori profitti incamerati dalle compagnie di assicurazioni per finanziare intervenire a sostegno delle famiglie.

(LaPresse)

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