Smaltimento illecito di rifiuti, sequestrata la nave Aquarius

Sotto chiave beni a disposizione di Medici senza frontiere. Il ministro Salvini: "Fatto bene a bloccare le navi delle ong"

Foto LaPresse - Carmelo Imbesi

ROMA – Prima le polemiche, ora l’intervento della magistratura. La nave Aquarius è stata sequestrata insieme a beni per un valore di 460mila euro. Ad entrare in azione sono stati gli uomini della guardia di finanza di Catania. La Procura indaga per un presunto smaltimento illecito di rifiuti pericolosi che coinvolge 24 persone e la organizzazione non governativa Medici senza frontiere.

I destinatari del provvedimento

Gli inquirenti hanno ordinato ai finanzieri di procedere al sequestro nei confronti degli agenti marittimi Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo e di altri diversi a Msf. Per la Procura i membri della ong concordavano con i marittimi lo smaltimento di rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non. Materiali derivati dall’attività di soccorso dei migranti a bordo della nave Aquarius. Secondo gli investigatori venivano classificati come rifiuti speciali ma venivano conferiti in modo indifferenziato insieme ai rifiuti solidi urbani.

Il commento di Salvini

Nel mirino è finita la modalità di smaltimento degli scarti alimentari, dei medicinali somministrati, dei vestiti indossati dagli immigrati a bordo della nave. Immediato il commento all’operazione che ha bloccato la nave nel porto di Marsiglia del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Ho fatto bene a bloccare le navi delle ong, ho fermato non solo il traffico di immigrati ma da quanto emerge anche quello di rifiuti”.

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