Rione Sanità, caccia all’arsenale della faida

NAPOLI – Il rione Sanità è una polveriera e la polizia avvia controlli mirati. Blitz a caccia degli arsenali contro le ‘stese’. Gli agenti blindano una palazzina in vico Lammatari, dove sospettano i clan abbiano nascosto le armi. E trovano il deposito delle munizioni: oltre 90 proiettili di calibri pesanti, che possono forare carrozzerie di veicoli e porte. Gli investigatori sono certi: è il tipo di armi che le cosche usano per le rappresaglie nei vicoli, seminare il terrore nel cuore della notte. Anche le pistole sono nascoste in questa zona: indagini in corso degli specialisti della Investigativa del commissariato San Carlo Arena. L’area è blindata dalle pattuglie in queste ore.

Il sequestro

I calibri sequestrati ieri mattina: 46 munizioni 6.75, 22 calibro 38 spl, 14 calibro 9×21 e due calibro 357 magnum. Adesso sono sotto alla lente della Scientifica, gli agenti le stanno confrontando con le armi schedate negli archivi della questura. Il sequestro è a carico di ignoti: la polizia lavora per risalire ai responsabili. Dalle prime verifiche, questa zona è sotto il controllo dei Sequino. Ed è una traccia, che sta seguendo la Procura.

Tensione alle stelle

Una corsa contro il tempo per le forze dell’ordine: sequestrare le armerie, per fermare le ‘stese’. Negli ultimi giorni è salita la tensione nel centro storico. In particolare dopo lo scontro tra due batterie di spacciatori: una del rione Sanità e l’altra del Cavone. Sono arrivate ai ferri corti dopo uno sfottò in via Salvator Rosa. Un ragazzo della Sanità l’ha presa male e poco dopo è tornato in moto con una carovana di centauri, alcuni armati di pistola. Lo scontro è stato evitato per un soffio. Ma i nervi sono a fior di pelle. Gli investigatori temono rappresaglie nelle prossime ore e hanno elevato al massimo il livello di allerta. Intanto proseguono le indagini, per individuare le persone, che hanno partecipato al ‘corteo’ nel Cavone nel cuore della notte.

Le indagini

Non c’è solo questo sul tavolo della Procura. Alla Sanità c’è uno scontro generazionale senza precedenti: vecchi e nuovi clan si fanno la guerra a suon di ‘stese’. Spesso i rivali si conoscono. A volte sono cresciuti nello stesso gruppo. C’è fibrillazione nella zona della Sanità. Tanto che le forze dell’ordine hanno inviato informative alla magistratura e sono stati adottati piani per monitorare le zone a rischio.

La ricostruzione

Secondo i rapporti della polizia, oggi sono i nuovi Sequino a dettare ‘legge’ nel centro storico. Ma c’è una miriade di ‘paranze’, pronte ad avanzare sullo scacchiere. Ecco perché la tensione è alta. Lo sanno gli investigatori, che pattugliano il quartiere San Carlo Arena. E le novanta cartucce sequestrate ieri mattina in vico Lammatari ne sono la prova. Gli agenti e i carabinieri hanno intensificato i servizi di controllo del territorio alla Sanità.

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