Roma, arrestato un esponente di spicco del clan Cordaro: era latitante

Il clan era stato sgominato nel luglio del 2016, con l’Operazione R9

LaPresse - Matteo Corner

ROMA – Gli uomini della squadra mobile della Questura di Roma e del nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria il 25 agosto scorso hanno arrestato, a Monterotondo (RM), Valentino Iuliano, classe 1990, pregiudicato, membro della nota famiglia Cordaro, importante clan insistente sul territorio criminale di Tor Bella Monaca. Per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Violazione della normativa sulle armi, riciclaggio, ricettazione, truffa ai danni dello stato, falso, omicidio e tentato omicidio. Il clan era stato sgominato nel luglio del 2016, con l’Operazione R9. Che aveva portato all’esecuzione di 37 misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Dda presso la Procura della Repubblica.

A fine maggio dell’anno in corso, Iuliano, ristretto in custodia cautelare proprio per i provvedimenti custodiali suddetti, si era reso latitante a seguito di una errata dimissione dal carcere di Tolmezzo. Avvenuta dopo la sua assoluzione in altro procedimento penale per il quale era stata disposta dal giudice l’immediata liberazione. Appresa la notizia della sua scarcerazione era stato poco tempo dopo dichiarato lo stato di latitanza dalla IV Sezione Penale del Tribunale Ordinario di Roma. Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura capitolina, che ha coordinato le indagini sulla cattura del soggetto.

Iuliano è un personaggio criminale di primaria importanza nel contesto di Tor Bella Monaca. Attualmente è imputato nell’ambito di un procedimento penale presso la IV Sezione Penale del Tribunale di Roma. Quale promotore di un agguerrito sodalizio criminale composto da decine di sodali, gran parte dei quali è stata condannata, con rito abbreviato a pesantissime condanne. Oggetto delle contestazioni, oltre al traffico di droga, vi era la continua disponibilità di armi, anche da guerra, peraltro oggetto di sequestro.

(LaPresse)

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