Roma, Brunetta: “Per la gestione dei rifiuti vanno rispettate le norme e la salute dei cittadini”

"Il Governo chiarisca finalmente che, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti a Roma, non esiste la paventata emergenza e modifichi la scelta di individuare per lo stoccaggio dei rifiuti di Roma siti poco idonei come la discarica industriale di Falcognana-Divino Amore, attuando soluzioni più idonee".

Foto LaPresse - Stefano Costantino

ROMA – “Il Governo chiarisca finalmente che, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti a Roma, non esiste la paventata emergenza e modifichi la scelta di individuare per lo stoccaggio dei rifiuti di Roma siti poco idonei come la discarica industriale di Falcognana-Divino Amore, attuando soluzioni più idonee. Scongiuri, inoltre, la nomina di un commissario per la gestione dei rifiuti che avrebbe solo il compito di operare fuori dal contesto normativo sia nazionale che europeo”. Lo chiede Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, in un’interpellanza al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa e al Presidente del Consiglio dei Ministri. “Le soluzioni per Roma esistono, sono visibili e rapidamente attuabili e la cosa più grave e intollerabile è che questo dannoso estenuante ‘indecisionismo politico’ nel Lazio favorisce gravemente l’illegalità già tanto diffusa nel settore. Il tavolo tecnico tra Regione Lazio, Comune di Roma e Città Metropolitana ha elaborato un documento con l’individuazione di sette possibili siti ma è evidente che la Regione Lazio punta su quello di Falcognana che metterebbe in difficoltà tutti i comuni della Provincia di Roma”, aggiunge.

I centri di maggiore interesse

“Sarebbe infatti più opportuno puntare sulla Saf di Colfelice di Frosinone che utilizza la vicina discarica di servizio della Mad di Roccasecca o il gassificatore di Malagrotta”, prosegue l’ex ministro. “Inoltre, non sono chiare le motivazioni sull’emergenza che sarebbe provocata dalla imminente chiusura della discarica di Colle Fagiolara a Colleferro che causerebbe un danno ecologico di portata incalcolabile per la conformazione fisica che necessita nella parte centrale di essere colmata per riprofilare le pendenze e consentire il depluvio delle acque”, sottolinea Brunetta. “E’ necessario infatti modificare l’approccio alla tematica dei rifiuti e superare la logica emergenziale attraverso un’ampia e approfondita pianificazione del ciclo dei rifiuti fondato sui principi di trasparenza, pubblicità e inclusione, considerato che qualsiasi comportamento illegittimo si porrebbe al di fuori delle norme europee e delle leggi nazionali. La scelta di siti come quello del Divino Amore appare quanto mai strumentale, fuori luogo e assurda”, conclude.

LaPresse

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