Roma, business di spaccio a gestione familiare: arrestati padre, figlia e fidanzato

Avevano costruito un'organizzazione per guadagnare migliaia di euro

Foto LaPresse - Stefano Porta

Roma (LaPresse) – Proseguono senza sosta i blitz antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Frascati nelle zone di Tor Vergata e di Ponte di Nona. Nelle ultime 48 ore sono finite in manette in manette 4 persone. Tutte con l’accusa di detenzione ai fini di spacco di sostanze stupefacenti, tra cui un business a gestione familiare.

In particolare, al termine di un mirato servizio di osservazione e pedinamento, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati hanno individuato un’abitazione in via Osteria del Finocchio, in uso ad un 58 enne italiano, operaio di professione. In codesta casa era plausibile che potesse nascondere un ingente quantitativo di droga. Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto, nascosti tra cataste di abiti stipati in un corridoio, 3 Kg di marijuana. Che erano suddivisi in buste di cellophane.

Avevano costruito un’organizzazione per guadagnare migliaia di euro

Le verifiche si sono, successivamente, spostate nel quartiere di Ponte di Nona. Lì la figlia dell’operaio viveva insieme al suo fidanzato, un cittadino albanese.

In una pertinenza della villetta in uso alla coppia, i Carabinieri hanno rinvenuto 19 Kg di marijuana. Ed anche 8.000 euro in contanti ritenuti provento della loro attività illecita, diversi bilancini elettronici e la contabilità di una fiorente attività di spaccio.

L’abitazione era, di fatto, diventata la sede logistica per la custodia dello stupefacente. Che veniva poi immesso sulle piazze di spaccio di Tor Vergata e di Tor Bella Monaca.

Nel corso delle operazioni, all’interno dell’abitazione, oltre alla ragazza e al suo fidanzato, è stato sorpreso e arrestato anche un secondo giovane, anch’egli cittadino albanese. Era ritenuto responsabile insieme ai suoi coinquilini della detenzione dell’ingente quantitativo di stupefacente.

I quattro sono stati successivamente portati nel carcere di Rebibbia e di Regina Coeli. Rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di fronte alla quale dovranno rispondere dell’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti in concorso.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome