Roma, ritrovati e restituiti alla Repubblica del Perù 4 reperti archeologici

L’indagine che ha consentito il recupero del cantaro e dell’olla in ceramica è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Tpc di Roma

ROMA – Ieri, presso la Caserma ‘La Marmora’, in Via Anicia, a Roma, il Generale di Brigata Roberto Riccardi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha restituito a Julio Eduardo Martinetti Macedo, ambasciatore del Perù a Roma, quattro beni culturali appartenenti alla Repubblica peruviana. L’indagine che ha consentito il recupero del cantaro e dell’olla in ceramica è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Tpc di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica capitolina, che, a seguito di una segnalazione anonima, hanno sequestrato 19 reperti di presumibile interesse storico-archeologico, risalenti alle civiltà precolombiane e/o preispaniche. I beni erano custoditi presso i locali di un convento romano.

Con la collaborazione dei funzionari del Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma e, successivamente, degli archeologi della peruviana Direzione Generale di Difesa del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura, è stato accertato che, dei 19 reperti archeologici sequestrati, solo due erano indiscutibilmente autentici e ascrivibili al periodo “intermedio tardo” (1000 d.C.-1476 d.C.), provenienti dalle culture delle coste settentrionali e centrali del Perù. I funzionari del Ministero della Cultura peruviano hanno richiesto la restituzione dei due beni archeologici in quanto pertinenti al patrimonio culturale dello Stato. Il 24 ottobre 2019 è stato emesso il relativo decreto di dissequestro e restituzione dei due beni autentici alle Autorità peruviane, mentre i restanti 17, considerati non autentici, sono stati affidati al Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.

(LaPresse)

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