Salute, aumenta numero di antidepressivi: consumo maggiore in Toscana

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Foto LaPresse/Giordan Ambrico

Roma, 19 apr. (LaPresse) – Continua a crescere il consumo di antidepressivi tra gli italiani. E’ quanto viene sottolineato nel rapporto Osservasalute 2017, presentato oggi a Roma al Policlinico universitario Agostino Gemelli. Dopo l’aumento costante registrato nel decennio 2001-2011, rileva l’indagine, “il volume prescrittivo sembrava aver raggiunto nel 2012 una fase di stabilità, mentre, in realtà, nel quadriennio successivo si è registrato un nuovo incremento (39,10 dosi nel 2013; 39,30 nel 2014; 39,60 nel 2015; 39,87 nel 2016). Secondo i ricercatori l’aumento può essere collegato “a diversi fattori tra i quali, ad esempio, l’arricchimento della classe farmacologica di nuovi principi attivi utilizzati anche per il controllo di disturbi psichiatrici non strettamente depressivi (come i disturbi di ansia), la riduzione della stigmatizzazione delle problematiche depressive e l’aumento dell’attenzione del medico di medicina generale nei confronti della patologia”. Questa volta sono le regioni meridionali a essere più virtuose. I consumi di farmaci antidepressivi più elevati per l’ultimo anno di riferimento (2016) si sono registrati in Toscana (60,96), PA di Bolzano (53,63), Liguria (53,09) e Umbria (52,06), mentre le regioni del Sud e le Isole presentano i valori più bassi (in particolare, Campania 30,59; Puglia 31,33; Basilicata 31,42; Sicilia 31,58; Molise 31,95).

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