San Cipriano d’Aversa, spari nella concessionaria: ferito il nipote di Bardellino

Il raid è avvenuto l’altro ieri sera a Formia, località Gianola. Grave il 42enne Gustavo Bardellino. Operato d’urgenza, proiettile conficcato vicino a un polmone

Agguato martedì sera davanti a un autosalone a Formia: Gustavo Bardellino, 42 anni, nipote del defunto boss della camorra casertana Antonio Bardellino, è stato ferito con un colpo di pistola che lo ha raggiunto al dorso. Il proiettile si è fermato vicino a un polmone, e l’uomo è stato portato all’ospedale di Formia dove è stato operato. L’intervento è riuscito. E’ accaduto intorno alle 19 dell’altro ieri a Formia in via Ponteritto, nei pressi di una concessionaria di automobili, la Auto Buonerba a Gianola. È ancora da chiarire se il colpo o i colpi siano stati esplosi a seguito di un litigio e o se si sia trattato di un vero e proprio attentato. Sulle cause del movente, gli investigatori non scartano alcuna ipotesi: da un regolamento di conti legato a motivi personali, fino a dinamiche connesse alla criminalità. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Formia coordinati dal maggiore Michele Pascale. L’autore dell’agguato probabilmente ha agito con premeditazione.

E’ entrato in azione mentre si trovava in piedi esplodendo alcuni colpi di pistola all’indirizzo di Bardellino nel momento in cui la vittima aveva le spalle rivolte al suo potenziale killer. Non è stato un avvertimento, un gesto per intimidire ma per uccidere. Per gli investigatori potrebbe essere un segnale alla famiglia Bardellino trapiantata a Formia dalla fine degli Ottanta per fuggire alla guerra di camorra tra il nascente clan dei Casalesi e la Nco, la nuova camorra organizzata. E’ la convinzione investigativa dei carabinieri che, in stretto coordinamento al momento con la Procura della Repubblica di Cassino (non si esclude che possa subentrare la Direzione distrettuale Antimafia di Roma), mantengono uno stretto riserbo sulle indagini non tralasciando alcuna ipotesi.

“Troppo presto per fare ipotesi ed evocare conflitti, tuttavia l’episodio rappresenta di per sé un fatto oltre che grave per le modalità, anche sintomatico di una rottura con il passato, in cui solo in casi davvero eccezionali vengono colpiti parenti o congiunti di elementi di vertice di una organizzazione mafiosa o legati alla sua storia come nel caso dei Bardellino”: a parlare è Cesare Sirignano, ex pm della Dda di Napoli “La vittima dell’agguato era in libertà e in attesa di processo a seguito delle accuse per una brutale aggressione ai danni dell’ex ragazza” afferma Raffaele Trano, deputato, in una lettera che ieri ha inviato procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Si riferisce ad un episodio che sarebbe accaduto tre anni fa. Gustavo Bardellino in quella circostanza  fu arrestato ma successivamente rimesso in libertà per mancanza di gravi indizi. E’ sotto processo; entro qualche settimana per quel procedimento si terrà un’udienza. Il parlamentare poi nella sua nota aggiunge: “Torno pertanto a ribadire, come già fatto con atti a mia firma, la necessità di una sede della Direzione investigativa antimafia a Formia o quantomeno l’istituzione di un reparto della squadra mobile. Ho chiesto a più riprese di valutare anche un presidio della Direzione Distrettuale Antimafia nell’area al confine con la Campania e l’invio di personale specializzato nelle indagini patrimoniali. Mi auguro, dopo quanto accaduto, che le richieste già formulate trovino nelle istituzioni competenti la giusta attenzione”.

L’uomo è accusato di stalking e lesioni nei confronti della ex fidanzata per un episodio che accadde il 20 gennaio del 2019. Il tribunale del Riesame non credette fino in fondo alla versione fornita dalla donna ed accolse l’istanza del difensore dell’uomo annullando l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari disposta dal gip del tribunale di Cassino. L’episodio per cui Bardellino jr era stato arrestato si sarebbe verificato quando l’uomo, secondo quanto denunciato dalla vittima, l’avrebbe aggredita in un ristorante del Sud Pontino. Secondo quanto riferito dalla donna, la nuova fidanzata di Bardellino vedendola entrare nel ristorante l’avrebbe aggredita insieme ad altre donne. In questa situazione Bardellino avrebbe partecipato bloccandola per farla picchiare. La donna ha anche raccontato della presunta gelosia di Bardellino che era arrivato al punto di sparare colpi di pistola contro il negozio di un tatuatore. Accuse tutte da dimostrare.

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