San Felice a Cancello. Demolizione dell’azienda di frutta dei Nuzzo, il Tar la sospende

Figli e parenti del sindaco hanno presentato ricorso contro l’ordine del comune emesso ad aprile

San Felice a Cancello, Nuzzo ritorna sindaco
San Felice a Cancello, Nuzzo ritorna sindaco

SAN FELICE A CANCELLO (ac) – Il Tar di Napoli ha accolto il ricorso degli imprenditori Nuzzo e sospesa l’efficacia del provvedimento del Comune che intimava la demolizione di un capannone utilizzato per la lavorazione della frutta. I giudici amministrativi della quarta sezione del Tar di Napoli (presidente Alessandro Tomasetti) hanno poi fissato l’udienza pubblica per la trattazione nel merito della vicenda, per i primi mesi del prossimo anno. Il ricorso firmato da alcuni figli di Emilio Nuzzo (nella foto), sindaco di San Felice a Cancello, da un fratello e alcuni altri parenti (Raffaele, Lorenzo, Sergio, Umberto, Gennaro ed Emanuele Nuzzo) chiede l’annullamento di una ordinanza dello scorso 24 aprile del Comune di San Felice a Cancello con la quale diffidava gli imprenditori al ripristino dello stato dei luoghi mediante la demolizione di alcune opere qualificate abusive e consistenti in un capannone per la lavorazione della frutta, un manufatto edilizio destinato ad uffici, di una costruzione posta nella stessa zona per ospitare celle frigorifere, di un deposito merci e di un prefabbricato destinato ai servizi igienici. L’ordine del Comune fece seguito ad un accertamento eseguito dal Comune lo scorso 23 marzo. L’udienza al Tar si è tenuta mercoledì scorso ed è stata pubblicata l’altro ieri. Si tratta dell’azienda di famiglia dei Nuzzo e per la quale risulta come il sindaco ha optato per la rinuncia all’eredità dopo il decesso del genitore.
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