Sardegna, omicidio Mirko: il sogno da chef e l’amore per la Juventus

Mirko sognava di fare lo chef e di girare il mondo. Era tifosissimo della Juventus, dormiva con la maglia bianconera, la indossava anche ieri mattina, quando l'hanno ritrovato sul letto matrimoniale, in un lago di sangue, dopo essere stato accoltellato a morte dall'ex compagno della madre, Masih Shahid

LaPresse/Whiroo

CAGLIARI – Mirko sognava di fare lo chef e di girare il mondo. Era tifosissimo della Juventus, dormiva con la maglia bianconera, la indossava anche ieri mattina, quando l’hanno ritrovato sul letto matrimoniale, in un lago di sangue, dopo essere stato accoltellato a morte dall’ex compagno della madre, Masih Shahid, un pakistano di 29 anni ora in carcere. Stava preparando la maturità, frequentava l’ultimo anno dell’indirizzo Cucina nell’istituto alberghiero di Tortolì, e intanto d’estate e nei giorni di festa aiutava nel ristorante di famiglia. Il paese, che si preparava alla consueta ondata di turisti che d’estate invade le strade del paese e le splendide spiagge ogliastrine, è sotto choc: tutti lo ricordano come un ragazzo allegro, solare e pieno di vita nonostante avesse perso suo padre quando era ancora molto piccolo. Il delitto si è consumato all’interno di una palazzina in via monsignor Virgilio, la strada principale in pieno centro, costellata di negozi e meta delle passeggiate estive fino a tarda notte. Sarà l’autopsia, domani, a dire esattamente come Mirko è morto. Poi, i funerali: la celebrazione sarà affidata al vescovo di Nuoro-Lanusei, Antonello Mura.

(LaPresse)

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