CAGLIARI – Non si fermano in Sardegna le azioni di contrasto alla peste suina africana. Nel corso delle operazioni di ricerca, cattura e depopolamento di suini bradi illegali disposte dall’unità di progetto nelle campagne del nuorese sono stati abbattuti 41 suini non registrati all’anagrafe zootecnica e privi di proprietario e controlli sanitari. L’allevamento illegale dei suini resta uno dei fattori di rischio più importanti per la permanenza del virus della Psa nei territori. Come hanno sottolineato anche gli Ispettori europei nel recente Audit che si è svolto nell’Isola nel novembre scorso, questi animali costituiscono la vera cinghia di trasmissione del virus tra la popolazione selvatica e gli animali domestici. Gli Ispettori di Bruxelles hanno riconosciuto che le attività svolte in questi anni hanno ridotto drasticamente il numero di questi animali e quindi la circolazione del virus, e comunque hanno ribadito come sia necessario completare le azioni sul territorio.
L’appello di Regione e Unità di Progetto è ancora una volta rivolto a quei pochi che rifiutano di mettersi in regola, soprattutto in zone come Desulo, dove l’eradicazione del virus potrebbe costituire un volano straordinario per il rilancio del comparto, in particolare della salumeria di qualità.
(LaPresse)