Scuole ‘aperte’ ai bambini non vaccinati. Il divieto slitta al 2019

Mille proroghe, slitta l’obbligo vaccinale al prossimo anno scolastico. Nessun divieto a scuole per l'infanzia a settembre per i bambini non vaccinati

ROMA –Il ‘Milleproroghe’ cambia il destino ‘scolastico’ dei bambini non vaccinati.

Il ‘Milleproroghe’

M5S e Lega hanno presentato due emendamenti (identici) all’articolo 6 del Decreto milleproroghe. Le istanze di grillini e salviniani puntano a procrastinare al prossimo anno scolastico il divieto di accesso ai servizi educativi per l’infanzia dei bambini non vaccinati. Gli alunni, le cui famiglie non consegnano agli istituti la documentazione comprovante la loro avvenuta vaccinazione, potranno comunque frequentare le lezioni

Libero accesso

“L’emendamento approvato al Milleproroghe – hanno dichiarato Paola Taverna e Pierpalo Sileri permetterà a tutti i bambini di accedere, a settembre, alle scuole dell’infanzia. Si tratta di una deroga messa a punto in attesa della presentazione del ddl sui vaccini che depositeremo a breve. A un mese e mezzo della ripresa dell’attività scolastica facciamo in modo che i bimbi vi possano accedere”. Gli emendamenti, annunciati dai parlamentari, sono stati presentati oggi all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato

Dura l’opposizione

Con il maldestro tentativo della maggioranza di prorogare l’entrata in vigore dell’obbligatorietà dei vaccini, il Governo – hanno affermato i democrat Elena Carnevali e Paolo Siani – getta la maschera rispetto al suo vero e unico obiettivo: aggirare il divieto e demolire l’impianto della legge Lorenzin”. 

Perché vaccinare?

L’introduzione delle vaccinazioni è stato l’intervento di sanità pubblica più importante per l’umanità. Ha determinato una riduzione del tasso di ospedalizzazione e degli eventuali esiti invalidanti dovuti alle patologie prevenibili La soglia di copertura vaccinale raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per raggiungere la cosiddetta ‘immunità di gregge’ è pari al 95%. Se la quota di individui vaccinati all’interno di una popolazione raggiunge questo valore, si arresta la circolazione dell’agente patogeno.

Il raggiungimento di tale soglia consente, quindi, di tutelare anche i soggetti fragili che, a causa delle loro condizioni di salute, non possono essere vaccinati. un abbattimento dei tassi di morbosità e di mortalità dovuti alle patologie prevenibili 95%

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