Scuole, in Campania contagi Covid in calo. Ma sui vaccini dati incompleti

Cosentino (Uil): “Chiediamo i numeri dei non immunizzati totali”. De Rosa (Anp): confermato che le aule non sono punti di infezione

Napoli – Troppe incertezze sulle vaccinazioni nelle scuole, ma la Regione conferma che, come era stato spiegato da tempo dagli studiosi, le aule non sono una fonte di contagio. Se ne è parlato l’altro ieri in un incontro in Regione fra l’assessore al ramo Lucia Fortini, il responsabile dell’Unità di crisi Italo Giulivo e i rappresentanti sindacali del personale scolastico.

“Ho chiesto dati – spiega Salvatore Cosentino, segretario confederale della Cisl con delega alla Conoscenza – sulla percentuale di personale che risulta non vaccinato e l’unità di crisi mi ha risposto che fra università e scuola risulta immunizzato oltre il 93% degli iscritti alla piattaforma e che in questi giorni ci si sta muovendo per completare il restante 7%. Questi numeri, però, riguardano solo i lavoratori inseriti nella piattaforma: ho chiesto le cifre del totale degli addetti e la Regione ha promesso di fornirmeli. Vorrei sapere anche se c’è un piano di massima per l’immunizzazione degli alunni”.

Cosentino aggiunge che “questo anno scolastico ormai è andato, dobbiamo preoccuparci del 2021-2022, che non è domani, ma già oggi. Oltre alla questione dei vaccini, ho sottolineato un aspetto che certo non è di stretta competenza della Regione: quello degli organici. Per assicurare il distanziamento serve il maggior numero di classi possibile e quindi gli organici devono essere ampliati. Sappiamo bene che la competenza è dell’ufficio scolastico regionale che non garantisce l’aumento del personale ma intende andare avanti con lo stesso organico di quest’anno. Serve quindi un impegno politico della regione sul Ministero per ottenere un organico più ampio”.

Il sindacalista sottolinea anche l’incertezza che si è diffusa fra famiglie e personale sui dati e le linee di azione adottate dalle diverse Asl campane: “Qualche scuola ha chiuso per un solo contagio, altre hanno disposto la quarantena dopo i casi positivi”.
Del resto, come riportato ieri su queste pagine, i sindacati di categoria e segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, contestano le decisioni assunte dall’Ufficio scolastico regionale sugli organici di tutte le scuole di ogni ordine e grado e la formazione delle classi sul territorio della Campania, con “la drastica riduzione delle classi di scuola dell’infanzia e della primaria e un generale taglio per effetto del quale nella stessa aula ci saranno 30 e più alunni”.

All’incontro dell’altro ieri hanno partecipato, fra gli altri, Antonio Di Zazzo per la Uil scuola, Salvatore Margiotta per lo Snals, Rosanna Colonna per la Cisl scuola, Ottavio De Luca per la Cgil, Franco De Rosa per l’Associazione nazionale presidi.

Quest’ultimo spiega che “secondo quanto ci ha comunicato l’Unità di crisi, i dati dei contagi nelle varie fasce di età da 2 a 19 anni sono in costante discesa da 4 settimane. I richiami delle vaccinazioni al personale, con le prime dosi somministrate a metà febbraio, sono iniziati da qualche giorno e si dovrebbero concludere entro 3-4 settimane”.

Sulla vaccinazione degli alunni, De Rosa nota che “non se ne sa ancora niente, ma va considerato che fra un mese la scuola è chiusa e che in quella fascia di età il problema non è drammatico, semmai ci sono rischi per i familiari. Abbiamo chiesto all’assessore Fortini di prodigarsi nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni per ottenere fondi per edilizia scolastica e sicurezza. Se la riapertura a settembre dovrà avvenire, come è verosimile, con le stesse regole di distanziamento vigenti, le scuole andranno in sofferenza”.

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