Serie A, l’Atalanta torna quarta: Fiorentina ko 3-2, doppiette Zapata e Vlahovic

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini Fiorentina - Atalanta Nella foto: esultanza Zapata dopo il gol 0-1

TORINO – Più forte delle pressioni delle rivali, tutte vincenti tra sabato (Milan) e domenica (Juve, Napoli, Lazio e Roma). L’Atalanta fa la voce grossa contro la Fiorentina, vincendo la sesta partita delle ultime sette in campionato e confermando di essere pienamente rodata nella volata Champions.

Al ‘Franchi’ va in scena il repertorio completo, nel bene e nel male, dei ragazzi terribili di Gasperini. Ovvero una macchina da gol in attacco – con Zapata autore di una doppietta, sette-otto opportunità nitide create, e cambi decisivi dalla panchina (Ilicic si guadagna e trasforma il rigore) – e una difesa da registrare dietro, punita dall’implacabile Vlahovic, la nota più lieta nella notte viola, brava a non arrendersi nonostante il 2-0 incassato del primo tempo. Alla fine però la maggior qualità e profondità della rosa dei lombardi ha fatto la differenza.

L’Atalanta si riprende il quarto e si presenta alla pari allo scontro diretto del prossimo turno con la Juventus. Una partita che dirà molto sugli equilibri nella corsa per i piazzamenti in Europa. Gasperini ripropone la difesa a quattro con Toloi e Gosens esterni e Pasalic alle spalle della coppia colombiana Muriel-Zapata, Iachini conferma il 3-5-2 con Kouamé chiamato a sostituire lo squalificato Ribery accando all’intoccabile Vlahovic. A uscire meglio dai blocchi di partenza è l’Atalanta, che alla prima opportunità passa in vantaggio con uno splendido colpo di testa di Zapata, che sovrasta Bonaventura e trafigge Dragowski.

Il portiere è fondamentale nei minuti successivi quando respinge i tentativi di Gosens e ancora di Zapata. I viola sono sotto assedio e riescono a rendersi pericolosi solo con una zuccata di Caceres sulla punizione telecomandata da Biraghi. Troppo poco per evitare il raddoppio che arriva in chiusura di frazione: lo scavetto di Malinovskyi per Zapata è delizioso, il colombiano non sbaglia solo davanti al portiere. La montagna da scalare con cui si presenta in campo la Fiorentina nel secondo tempo non spaventa i padroni di casa. Soprattutto quando si può contare su un centravanti che non smette di segnare e sempre più uomo-squadra.

Al 13′ Vlahovic accorcia le distanze raccogliendo la torre di Caceres su cross di Biraghi, la Dea paga a caro prezzo il calo di tensione della ripresa e dieci minuti dopo la rimonta dei toscani è completata, con Kouamè che semina il panico in mezzo alla difesa avversaria e serve al centro Vlahovic che deve solo appoggiare il pallone in rete. Neanche il tempo di realizzare il 2-2 che il punteggio cambia ancora.

Il tocco di mano in area di Martinez Quarta regala all’Atalanta la più ghiotta delle chance per riportarsi avanti: Ilicic dagli undici metri non sbaglia e gli orobici rimettono le cose a posto. Questa volta la Fiorentina accusa il colpo e solo le parate di Dragowski – unite all’imprecisione degli ospiti – tengono il risultato in bilico. Pasalic sbaglia un rigore in movimento, Zapata non è lucido solo davanti al portiere. Ma l’Atalanta vince. E conferma alle rivali di essere pienamente in corsa nella volata Champions. (LaPresse)

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