Serie A, Ronaldo si scatena: tris al Cagliari e la Juve riparte

Foto LaPresse/Tocco Alessandro Nella foto: l'esultanza di Cristiano Ronaldo(Juventus FC)

ROMA – Mai stuzzicare Cr7 e mettere in dubbio le qualità di un campione. In meno di trenta minuti Ronaldo smonta le critiche piovutegli addosso dopo l’uscita dalla Champions League, realizza tre reti che piegano il Cagliari e ‘rialza’ la Juventus riconsegnandole fiducia, forza e coraggio per dare l’assalto al finale di stagione ora che l’Europa per la terza volta è volata via.

Con una determinazione e una capacità di incidere sul match da autentico fuoriclasse che ultimamente non gli veniva riconosciuta, il portoghese ha lanciato un messaggio a tutti confermando quanto dichiarato ala vigilia: la storia non si cancella, i veri campioni si spezzano mai. E lui così, di testa, su rigore e poi con un destro potente zittisce tutti prendendo per mano la squadra proprio nel momento più delicato della stagione e mettendo il fiato sul collo delle due milanesi.

I sardi hanno avuto la sfortuna di incrociare la Signora nella giornata sbagliata pagando anche i coraggio di voler cercare subito di raddrizzare l match dopo la prima segnatura: si è inevitabilmente scoperta e Cr7 l’ha punita grazie anche alla forza di tutta la squadra schierata a trazione anteriore, quasi fosse un 4×4. Con insieme dal primo minuto Kulusevski, Morata, Chiesa e il portoghese.

Un caterpillar che ha lasciato il Cagliari in briciole e portato Cr7 a 23 centri in campionato. La Juve si rilancia e a meno 10 dall’Inter (con una sfida da recuperare, quella contro il Napoli) mentre il Cagliari, alla prima sconfitta della gestione Semplici, torna a tremare, ferma a 22 punti, al quart’ultimo posto.

Per la prima volta, dopo l’eliminazione in Champions, Pirlo mette dentro dall’inizio tutti i suoi giocatori più offensivi e rivoluziona la squadra rinunciando ad Arthur e McKennie, non al meglio e inizialmente in panchina, scegliendo invece Danilo come interno di centrocampo al fianco di Rabiot e Cuadrado e Alex Sandro terzini.

Semplici conferma il 3-5-2

Simeone al fianco di Joao Pedro in attacco con Zappa e Nandez sulle corsie laterali, e l’ex Rugani nel terzetto difensivo completato da Ceppitelli e Godi. La Juve parte spedita quasi a volersi togliere subito il peso dell’eliminazione in Europa e dopo appena dieci minuti fa centro con Ronaldo che risponde alle critiche con un gol fatto di tempismo e qualità atletiche da fuoriclasse: su calcio d’angolo di Cuadrado stacca più alto di tutti e firma la sua quinta rete di testa.

La squadra di Pirlo inizia a presidiare il centrocampo, fa sfogare il Cagliari e punta al contropiede. Cr7 è scatenato e rischia anche il cartellino rosso per un intervento pericoloso a gamba tesa su Cragno che scatena le polemiche del Cagliari. Al 20′ Chiesa con un passaggio filtrante trova l’accorrente Morata sul primo palo ma lo spagnolo non trova il tempo giusto e spreca malamente consegnando il pallone nelle mani di Cragno.

Ma è una Juve dinamica, attenta, abile a sfruttare gli spazi lasciati dai sardi grazie alle capacità aerobiche di Chiesa e dello stesso Kulusevski. E al 24′ quasi inevitabile arriva il raddoppio con Ronaldo che atterrato in uscita bassa dal portiere, si procura un rigore evidente. Cr7 lo trasforma con un tiro forte e preciso anche se intuito da Cragno. Neppure dieci minuti e Ronaldo fa tris. Chiesa, ancora lui, dopo una discesa sulla fascia destra serve Cr7 in area sulla sinistra.

Tiro potente all’angolo alto sul secondo palo e gara messa in cassaforte. Il resto è altro, con il Cagliari, stordito e impotente, che prova a non disunirsi oltremodo e la Juventus che controlla, spazia e dà libero sfogo alla trazione anteriore dei suoi quattro attaccanti.

Nella ripresa la Juventus abbassa di molto il ritmo di gioco, aspetta la squadra cagliaritana nella propria metà campo per poi ripartite in contropiede. Al 56′ Morata sfrutta uno spazio, da centrocampo regge il confronto in velocità con il difensore ma proprio al momento di concludere si fa recuperare.

Il Cagliari mostra però coraggio e non completamente rassegnato: prima impegna Szczesny con una conclusione violenta di Marin, poi al 60′ trova la rete con Simeone che sfrutta una disattenzione difensiva juventina, raccoglie un cross teso dal fondo di zappa e di prima non sbaglia.

La squadra di Pirlo subisce l’intraprendenza dei sardi, fatica a riportare la sfida sui binari gisti e allora il tecnico decide di cambiare e dare maggiore solidità e freschezza: dentro Bonucci per Chiellini e McKennie per Morata. Il Cagliari invece si affida ad Asamoah e Klavan per provare a riaprire il match.

La Juve alza il baricentro per tenere lontano i padroni di casa dalla propria area e poter gestire senza troppi affanni. Rischia un paio di volte, Ronaldo sfiora il poker proprio all’ultimo minuto solo davanti al portiere. Ma va bene anche così. La risposta ai suoi detrattori è stata data.(LaPresse)

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