Sicilia, Musumeci: online il consuntivo dei 4 anni, lavorato a normalità

Pubblicato sul sito della Regione Siciliana il consuntivo dei primi 4 anni del governo Musumeci

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane 29/01/18 Palermo ITA Cronaca Cerimonia di apertura di Palermo capitale della cultura italiana del 2018 al teatro Massimo alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni e del Ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini Nella foto: Nello Musumeci Photo LaPresse - Guglielmo Mangiapane 29/01/18 Palermo ITA News Ceremony of inauguration of Palermo Italian capital of culture for 2018 In the picture: Nello Musumeci

PALERMO – Pubblicato sul sito della Regione Siciliana il consuntivo dei primi 4 anni del governo Musumeci. Si tratta di un documento di circa cento pagine che riassume, in estrema sintesi, alcuni dei risultati raggiunti dal governo regionale fino al dicembre del 2021.

Fra questi, per citare qualche esempio, l’avvio di due Zes (in Sicilia orientale e occidentale), lo sblocco dei concorsi regionali dopo 30 anni, gli oltre 900 milioni spesi per i diversamente abili, il finanziamento di opere contro il dissesto idrogeologico per 567 milioni di euro, il risanamento dei conti regionali, l’assunzione di circa 9mila professionisti della sanità nel biennio 2018-2020, la istituzione di 10 Parchi archeologici e di nuovi musei, la nuova legge Urbanistica e la procedura per realizzare due termovalorizzatori per i rifiuti. E, ancora, centinaia di milioni spesi per l’edilizia scolastica, sanitaria e per infrastrutture stradali, portuali e digitali. Nell’opuscolo anche i dati su agricoltura, attività produttive e fondi europei.

“In questi quattro anni – dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – abbiamo lavorato con grande impegno, investendo miliardi, affinché la Sicilia potesse tornare alla normalità. Abbiamo portato avanti la rivoluzione della normalità. E lo abbiamo fatto con il governo, con le forze politiche della maggioranza e con il Parlamento siciliano. Ci siamo riusciti? Sì, ma c’è ancora tanto altro da fare. Abbiamo lavorato nel silenzio del dovere, come dovrebbe fare chiunque. Ma chi ha assunto ruoli di responsabilità istituzionale ha anche la necessità di comunicare agli elettori, a quelli che ci hanno votato e a quelli che, legittimamente, hanno votato in maniera diversa. È questo il dovere di compiere un atto istituzionale”.

(LaPresse)

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