Sicurezza, Palazzo Chigi apre al dialogo con i sindaci: “Ma inaccettabile non applicare le leggi”

L'intervento di Palazzo Chigi si formalizza dopo un pomeriggio di scontri, consumato a colpi di dichiarazioni rilasciate a giornali e video affidati ai social-media. A dare il via al dibattito è stato ieri pomeriggio Leoluca Orlando

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 28-12-2018 Roma Politica Conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte Nella foto Giuseppe Conte Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 28-12-2018 Roma (Italy) Politic End of year Press Conference by Prime Minister Giuseppe Conte In the pic Giuseppe Conte

ROMA – A calmare gli animi ci prova Palazzo Chigi. Mentre sindaci e Salvini, spalleggiato da Luigi Di Maio, si azzuffano sul ‘decreto Sicurezza’, gli uffici del Governo aprono al dialogo: “Se l’Anci desidera un incontro per segnalare eventuali difficoltà applicative collegate alla legge sull’immigrazione e sulla sicurezza – si legge in una nota –  ben venga la richiesta di un incontro con il Governo, al quale anche il Presidente del Consiglio è disposto a partecipare insieme al Ministro dell’Interno. Inaccettabili, invece, sono le posizioni degli Amministratori locali che hanno pubblicamente dichiarato che non intendono applicare una legge dello Stato”.

“Il nostro ordinamento giuridico – ha continuato Palazzo Chigi – non attribuisce ai Sindaci il potere di operare un sindacato di costituzionalità delle leggi: disapplicare una legge che non piace equivale a violarla, con tutte le conseguenti responsabilità”.

L’intervento del Governo si formalizza dopo un pomeriggio di scontri, consumato a colpi di dichiarazioni rilasciate a giornali e video affidati ai social-media. A dare il via al dibattito è stato ieri pomeriggio Leoluca Orlando, sindaco di Palermo. Successivamente ha incassato il sostegno da Luigi De Magistris, Giuseppe Sala e Dario Nardella.

Il capo del Carroccio e Luigi Di Maio non hanno indietreggiato di un millimetro. Secondo i premier (clicca qui per leggere) i sindaci che hanno polemizzato e annunciato di non rispettare il decreto sono a caccia di pubblicità. 

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