Sottosegretari, Conte stringe i tempi. Mancano ancora i nomi renziani in quota Pd

Vertice di maggioranza: 43 le caselle da dividere

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Roberto Gualtieri, Luciana Lamorgese, Stefano Patuanelli, Giuseppe Conte

Giuseppe Conte ha premura di chiudere in tempi strettissimi. Dopo la fiducia ottenuta in Parlamento e il giuramento dei Ministri, il premier vuole la lista dei sottosegretari “il prima possibile“, forse già oggi. I motivi sono due: il primo è quello di avere il governo già pienamente operativo in vista del Consiglio dei Ministri. Il secondo, politicamente più rilevante, è non dare il tempo ai frondisti interni a Pd e M5S di trovare spazio ed acuire le differenze.

Vertice di maggioranza: 43 le caselle da dividere

In un vertice di maggioranza dovrebbe essere definita la lista di vice ministri e sottosegretari. Saranno 42, divisi tra i tre partiti di governo. Tra i 21 e i 23 saranno pentastellati, tra i 16 e i 18 al Pd. LeU dovrebbe prendere 1 o anche 2 caselle. I gruppi del M5S e quelli dem sono al lavoro in queste ore per smussare gli ultimi angoli.

Il M5S ripesca la Trenta, mancano i nomi dei renziani in quota Pd

Potrebbe essere ripescata come sottosegretario l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, possibile ruolo agli Interni. Tra le riconferme spuntano Steano Buffagni e Laura Castelli. Giuseppe Conte potrebbe tenere la delega ai Servizi. In casa Pd mancano ancora i nomi renziani. Nicola Zingaretti sta lavorando su un doppio binario: equilibrio politico e territoriale. Al Pd porobabile la delega all’editoria, su cui si aprirà un confronto con il Movimento per diverse modifiche.

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