Spazio, sonda InSight atterra su Marte e invia la prima foto

Pasadena (California, Usa) – “Atterraggio confermato!”. Sette anni di lavoro, sette mesi di viaggio nello Spazio e sette minuti di fiato sospeso, conclusi con un lieto fine.

La sonda americana InSight è atterrata con successo sulla superficie del pianeta Marte

La sonda, al termine di una discesa ad alto rischio, ha inviato la prima fotografia. Gli ingegneri della Nasa avevano programmato tutto nei minimi dettagli, dall’ingresso nell’atmosfera di Marte alle tempeste di sabbia, fino al contatto dei piedi della sonda con la roccia. E quando la conferma dell’avvenuto atterraggio è arrivata, gli scienziati si sono lasciati andare ai festeggiamenti e agli abbracci, nel centro di controllo al Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena, in California.

Davanti a loro una fotografia nebbiosa, probabilmente per la polvere sollevata dall’atterraggio, ma in cui si vede chiaramente l’orizzonte.

È la prima volta da sei anni che una sonda si poggia su Marte, questa volta in una missione in cui la Nasa ha investito circa un miliardo di dollari allo scopo di studiare il pianeta rosso.

Nel 2012 vi arrivò il veicolo Curiosity 

Solo gli Stati Uniti sono riusciti a farvi arrivare dei robot. Russia ed Europa non ce l’hanno fatta: l’ultima sonda a essersi schiantata è la Schiaparelli dell’Esa, nel 2016.

Tutte le delicate sfasi si sono svolte come previsto

InSight si è avvicinata all’atmosfera di Marte alle 11.47 ora della California (le 20.47 in Italia), in modo molto obliquo per evitare di disintegrarsi. Il solo sfregamento con l’atmosfera comporta un aumento della temperatura rapidamente a 1.500°C, ma la sonda era al riparo in uno scudo termico rinforzato. La navicella poi si è spostata a circa 20mila chilometri orari, quattro volte più veloce di un proiettile di fucile, per mirare a un rettangolo di 10 chilometri su 24 chilometri. In relazione al suo punto di partenza sulla Terra, a 480 milioni di chilometri di distanza, “è come centrare un obiettivo a 130mila chilometri di distanza”, ha sottolineato la Nasa.

Quattro minuti e un centinaio di chilometri più avanti, un paracadute si è aperto automaticamente, frenando la discesa. Una volta lasciato cadere lo scudo termico, il carrello ha aperto le sue tre gambe e il paracadute si è staccato.

Alle 20.54, circa sette minuti dopo il primo contatto con l’atmosfera, InSight è atterrata su Marte. In questo lasso di tempo, descritto da alcuni come “i sette minuti di terrore”, niente avrebbe potuto aiutare InSight a correggere la traiettoria o a rimediare a un eventuale fallimento. Ma il capo del progetto InSight per la Nasa, Tom Hoffman, e i suoi colleghi, hanno potuto tirare il fiato: la sonda si è posata, intatta e ben fissata suoi suoi tre piedi. Nelle ore successive all’atterraggio è previsto il dispietamento dei pannelli solari, necessari ad alimentare gli strumenti scientifici.

InSight avrà un programma di lavoro molto fitto

Dovrà ascoltare e scrutare l’interno di Marte per provare a svelare i misteri della sua formazione, risalente a miliardi di anni fa. Conoscenze che permetteranno in un secondo tempo di comprendere meglio la formazione della Terra, il solo pianeta roccioso di cui finora si sia realmente studiata la parte interna.

InSight è equipaggiata con un sismometro di realizzazione francese

SEIS, che verrà posto direttamente sul terreno di Marte e ascolterà le sue vibrazioni: onde di shock dei meteoriti, terremoti, rottura di strati rocciosi, forse anche movimenti di magma profondo. Altro strumento importante a bordo, tedesco, è l’HP3, che somiglia a una talpa legata con un laccio al carrello: scaverà buche da 3 a 5 metri di profondità sotto la superficie di Marte, per rilevare la temperatura.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome