Boca-River, la scure di Macri contro i violenti. Ore decisive per la Superfinale

Misure durissime annunciate dall'inquilino della Casa Rosada contro 'barrabravas' e bagarini

TOPSHOT - Security forces stand guard as supporters of River Plate leave the Monumental stadium in Buenos Aires after authorities postponed the all-Argentine Copa Libertadores second leg final match between River Plate and Boca Juniors until Sunday following an attack on the Boca team bus that left players affected by smoke inhalation and broken glass, on November 24, 2018. (Photo by JAVIER GONZALEZ TOLEDO / AFP)

BUENOS AIRES – La finale eterna e infinita tra River Plate e Boca Juniors rischia di avere conseguenze pesanti per il futuro del calcio argentino. Oltre alla figuraccia planetaria per il rinvio della gara, dovuto all’assalto dei tifosi biancorossi al bus Xeneize, ora arriva la reazione dura del governo argentino guidato da Mauricio Macri.

La ‘vendetta’ della Casa Rosada

L’inquilino della Casa Rosada oggi è sceso in campo per criticare le misure di sicurezza e annunciare che presto verranno prese misure durissime contro gli ultras. Il governo argentino, infatti, intende ripristinare un disegno di legge preparato nel 2016 e poi ‘abortito’ dopo l’approdo al Senato. La legge contro i ‘barrabravas’, gli hooligans’ sarà quindi riproposta.

Pene inasprite per ‘barrabravas’ e bagarini

Lotta dura al bagarinaggio (nei giorni scorsi pesante sequestro di tagliandi della Superfinale in possesso degli ultras del River) e al possesso di armi e materiale esplodente. Macri ha chiesto indagini attente su quanto accaduto sabato e massima severità nei confronti dei responsabili. Con la nuova legge si introduce il ‘Daspo’ e la reclusione da 6 mesi a due anni per chi porta allo stadio fumogeni e lame. Da due a sei anni per chi porta armi da fuoco o ordigni esplosivi allo stadio e per chi, in gruppo. E per chi utilizza “violenza o intimidazione per alterare lo sviluppo di uno spettacolo di calcio, esercitare pressioni su protagonisti e organizzatori. Prevista la condanna a 8 anni se questo avviene tramite l’uso di armi da fuoco”. Pene severe anche per gli organizzatori degli eventi e per i bagarini.

Oggi riunione decisiva per il futuro del ‘Superclasico’

Intanto oggi riunione ad Asuncion, in Paraguay, tra i vertici della Conmebol con in testa il presidente Alejandro Rodriguez, e i numeri uno di River e Boca Rodolfo D’Onofrio e Daniel Angelici. I Millionarios chiedono di fissare una data, probabile l’8 dicembre visto che in questi giorni in Argentina ci sarà il G20, e di giocare a porte aperte al Monumental. Il Boca, invece, pretende la vittoria a tavolino. Un groviglio terribile dal quale venire fuori sarà complicatissimo.

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