Specialità natalizie, i dolci fatti in casa dal 49% delle famiglie

La preparazione casalinga dei piatti tradizionali delle feste è un'attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne

Foto LaPresse/Davide Gandossi x Tiziano Manzoni

MILANO – In quasi la metà delle famiglie italiane (49%) c’è chi prepara in casa i dolci tipici del Natale nel rispetto delle tradizioni locali. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ che evidenzia un importante ritorno al fai da te, messo in mostra per la prima volta al Mercato di Campagna Amica in via San Teodoro 74 a Roma. Con la sfilata dei dolci tipici di Natale da Nord a Sud Italia con i consigli degli agrichef.

Dolci natalizi sulle tavole degli italiani

La preparazione casalinga dei piatti tradizionali delle feste è infatti – sostiene la Coldiretti – una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne. E all’interno delle mura domestiche si svolge il rito della preparazione di specialità alimentari caratteristiche del Natale. Destinate spesso a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell’anno. “Sulle tavole degli italiani – precisa la Coldiretti – sono immancabili il panettone ed il pandoro che sono acquistati da 7 italiani su 10. E da abbinare sempre più spesso alle specialità casalinghe preparate con ricette custodite spesso da generazioni”.

Calzoncelli in Basilicata, struffoli e roccocò in Campania

“Se – sottolinea la Coldiretti – in Basilicata non possono mancare i calzoncelli di pasta fritta con ripieno di mandorle e zucchero oppure castagne e cioccolato, in Calabria si consuma la pitta ‘mpigliata’ con la sua caratteristica forma a rosellina (o rosetta). In Campania è il tempo di struffoli e roccocò. Mentre in Puglia troviamo le cartellate baresi, nastri di una sottile sfoglia di pasta, unita e avvolta su sé stessa sino a formare una sorta di ‘rosa’ impregnata di vincotto tiepido o di miele. E poi ricoperte di cannella, zucchero a velo oppure mandorle”.

I dolci preferiti al Nord

“Al nord – continua la Coldiretti – in Friuli torna la gubana, una pasta dolce lievitata, con un ripieno di noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa, scorza grattugiata di limone, dalla caratteristica forma a chiocciola. In Emilia Romagna la spongata ripiena di miele, uva passa, noci, pinoli, cedro. In Liguria del pandolce (impasto di farina, uvetta, zucca candita a pezzetti essenza di fiori d’arancio, pinoli, pistacchi, semi di finocchio, latte e marsala). E in Lombardia, dove troviamo il Panun de Natal, un dolce ricco di frutta secca e molto profumato fatto con il grano saraceno. E che può avere la forma di un filoncino leggermente appiattito o più raramente di una pagnotta rotonda, rigonfia al centro”.

Le specialità siciliane

“Non mancano specialità infine – continua la Coldiretti – nelle isole come in Sicilia con i buccellati di Enna (dolci tipici ripieni di fichi secchi), delle cassate, dei cannoli, dei mustazzoli a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano e della cubbàita (torrone di miele con nocciole e mandorle o pistacchi”.

Il nuovo panettone con grano 100% italiano

“Ma per chi non ha tempo di dedicarsi al fai da te casalingo e vuole comunque stupire i commensali – continua Coldiretti – arriva ora il primo panettone con grano 100% italiano. Frutto della collaborazione tra Sis, Società Italiana Sementi di Bologna, mulino Pivetti di Cento (Ferrara), Coprob (cooperativa produttori bieticolo-saccariferi) e la cooperativa Deco Industrie di Bagnacavallo (Ravenna)”.

“Per produrlo – continua Coldiretti – è stato utilizzato grano tenero della varietà “Giorgione”, da cui si ottiene una farina al top della qualità per la trasformazione in prodotti da forno. Selezionato, coltivato, raccolto e macinato in Italia, il Giorgione – commenta Coldiretti – è un grano tenero frutto della ricerca di Sis, ottenuto con incroci naturali e senza impiego di organismi transgenici. Ma valorizzando il meglio della tradizione produttiva del grano nel nostro Paese. Oltre all’ingrediente base, la farina, il panettone 100% italiano – conclude Coldiretti – utilizza burro, zucchero, uova, lievito madre e scorze di arance candite. Tutti di produttori nazionali”.

(Lapresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome