Spia russa, dopo espulsioni stampa russa denuncia ‘nuova Guerra Fredda’

The Russian flag flies at the Russian embassy in Berlin on March 26, 2018. Germany's foreign minister said Berlin had ordered the expulsion of four Russian diplomats over the poisoning of a former spy in England, as EU nations step up the pressure on Moscow. / AFP PHOTO / Odd ANDERSEN

Mosca (Russia), 27 mar. (LaPresse/AFP) – Il rapporto tra la Russia e l’Occidente vive “un periodo di piena guerra fredda”. Questo il giudizio prevalente della stampa russa all’indomani delle espulsioni di oltre 110 diplomatici russi da parte da parte di 14 Paesi Ue, Usa, Canada, Australia, Albania e Ucraina. Di un “flashmob russofobo” parla il quotidiano Izvestia, mentre Nezavisimaya Gazeta ricorda che in passa “non c’erano mai state espulsioni coordinate”. Secondo il quotidiano Kommersant, queste “misure di severità senza precedenti” rappresentano “un altro peggioramento delle relazioni tra Russia e Occidente”. “Questa non è la fine dell’escalation, è chiaro che peggiorerà, ci aspettiamo misure ancora più severe e sanzioni economiche contro la Russia”, scrive l’analista Fyodor Lukyanov sul quotidiano Vedomosti. “Peggio è il rapporto tra Russia e Occidente, meglio è per il presidente Vladimir Putin”, sottolinea Ekho Moskvy, perché “se ti trovi in una cittadella assediata, devi costantemente provocare contrattacchi”.

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