Stadio Roma, torna libero ex assessore Civita: revocato obbligo firma

Revocata la misura dell'obbligo di firma all'ex assessore Pd della Regione Lazio Michele Civita che, il 13 giugno 2018, era stato arrestato per corruzione nella prima tranche d'inchiesta sullo Stadio della Roma.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – Revocata la misura dell’obbligo di firma all’ex assessore Pd della Regione Lazio Michele Civita che, il 13 giugno 2018, era stato arrestato per corruzione nella prima tranche d’inchiesta sullo Stadio della Roma. Civita, assistito dall’avvocato Maurizio Frasacco, è finito nel fascicolo per la presunta raccomandazione chiesta per il figlio, promettendo in cambio favori al costruttore Luca Parnasi. Dopo una settimana dagli arresti domiciliari aveva ottenuto l’obbligo di firma. Parnasi, interrogato dagli inquirenti, aveva evidenziato il rapporto di stima con il politico dem: “Lo conosco da circa 20 anni ed ha sempre fatto gli interessi dell’amministrazione – aveva detto ai pm -. La conferenza di servizi era già stata chiusa e già c’erano state le elezioni. In quel momento con estremo imbarazzo mi ha chiesto di trovare un lavoro per suo figlio”.

L’accusa

Secondo la procura, il gruppo immobiliare di Luca Parnasi avrebbe tentato di ‘oliare’ i vari passaggi dell’approvazione del progetto dello stadio di Tor di Valle. Ciò mettendo in atto una corruzione che la gip Maria Paola Tomaselli ha definito “sistemica”. Per arrivare all’approvazione del progetto, Parnasi si sarebbe servito tra gli altri dell’avvocato Luca Lanzalone che per la giunta capitolina seguiva la trattativa sulla modifica del piano. L’uomo in cambio dell’aiuto fornito avrebbe ricevuto incarichi e consulenze del valore di 100mila euro.

LaPresse

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