Stellantis. Dietrofront di Tavares, ma è beffa sui premi produzione

Annunciati extra alle tute blu, ma perderanno soldi rispetto al 2023

L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares e John Elkann

CASERTA – Ha fatto dietrofront l’ad di Stellantis Carlo Tavares, che ieri ha ringraziato il governo per gli incentivi, dopo averli bocciati, e dichiarato che lo stabilimento di Pomigliano d’Arco è fondamentale per il futuro della multinazionale, dopo aver minacciato di tagliarlo. Evidentemente devono essergli arrivati segnali rassicuranti da Roma dopo la bufera dei giorni scorsi. Al punto che Tavares ha dichiarato che “c’è un futuro per Pomigliano e per Mirafiori. Pomigliano è in una situazione di piena produzione al momento, c’è un livello di attività molto solido. E il motivo è molto semplice: vogliamo più Panda, possiamo venderne molte di più. L’attività a Pomigliano è molto solida. A Mirafiori la situazione è diversa, perché la Fiat 500e è stata vittima della mancanza di incentivi, ma non solo in Italia, anche, per esempio, in Germania dove sono stati brutalmente fermati gli incentivi per gli Ev e questo ha avuto un impatto sui volumi della 500e. Pomigliano e Mirafiori, quindi, sono in posizioni molto diverse, impattate da situazioni diverse. A Pomigliano si fa anche la Alfa Romeo Tonale, che è un grande successo ed è esportata negli Stati Uniti, ed esportiamo negli Usa anche la Dodge Hornett”. Sostanzialmente le minacce da dirette, sono diventate indirette. Ma sempre minacce sono da parte della multinazionale dell’automotive. Poi Stellantis ha anche annunciato che i dipendenti in Italia a cui è applicato il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (Ccsl), riceveranno ad aprile un premio medio complessivo di 2112 euro legato alla retribuzione contrattuale di riferimento. I sindacati, ormai totalmente a disposizione della multinazionale come emerso anche nei giorni scorsi, hanno esultato per questa notizia. Non lo hanno fatto, però, i lavoratori. Che hanno subito messo in evidenza che non c’è alcun aumento reale in busta paga. “Per la produzione del 2023 ci saremmo aspettati un premio maggiore. Il nostro stabilimento ha prodotto 215mila vetture, con un 33% in più rispetto allo scorso anno. E non saremo premiati come ci aspettavamo. Anzi, Tavares minaccia di tagliare sull’occupazione. Lo scorso anno per la produzione del 2022, gli operai di Pomigliano hanno percepito all’incirca 1800 euro, quasi la stessa cifra che percepiremo quest’anno. Bella fregatura”, fanno sapere le tute blu di Pomigliano all’Ansa. Ma da ulteriori verifiche che vi riportiamo su queste colonne, con tanto di busta paga messa a disposizione, è emerso come addirittura ci siano 116,24 euro in meno, nonostante la produzione di 100mila auto in più. E per questo la rabbia verso i sindacati che esultano aumenta, inevitabilmente. Ieri si è tenuto il primo consiglio di fabbrica unitario al Vico di Pomigliano. Si valutano iniziative di lotta, in attesa dei prossimi passi davanti dell’azienda. Se Stellantis insisterà con i tagli, le tute blu sono pronte alle barricate, indipendentemente dalle posizioni morbide dei sindacati. E anche la politica locale muove qualche passo importante. Venerdì prossimo a Pomigliano si terrà un consiglio comunale monotematico sulla questione del Vico. E’ stato deciso nel corso dell’incontro convocato dall’amministrazione comunale locale per ieri a cui hanno preso parte i sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, gli assessori della Giunta comunale di Raffaele Russo, il presidente dell’Assise, Maurizio Caiazzo e diversi consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione. Presente l’Assessore al Lavoro del Comune, Marianna Manna che ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale a tutelare fino in fondo i diritti dei lavoratori del territorio ed in particolare di Stellantis. “Questa è una prima tappa, la seconda sarà il Consiglio del 23. Gettiamo insieme le basi per essere a fianco dei lavoratori e fare che sia a livello governativo che aziendale trovino una rapida soluzione. Siamo fortemente preoccupati per l’impatto che le minacce di Tavares potrebbero avere sul territorio e per questo come amministrazione comunale faremo tutte le iniziative ed azioni possibili a supporto dello sviluppo industriale della fabbrica automobilistica, ma anche del suo indotto”. Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom di Napoli, ha chiesto però alla politica di passare dalle parole ai fatti. “Credo – ha dichiarato a margine della riunione in Municipio – che dopo la seduta del 23, l’Amministrazione Comunale debba scrivere a Tavares invitandolo a Pomigliano e ad esplicitare quali sono le negatività dello stabilimento. Bisogna chiedere conto dele dichiarazioni che mettono in discussione un territorio”.

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