Strage di Viareggio, domani a Firenze il processo di appello

Oggi il presidente Marco Piagentini e altri rappresentanti di 'Un mondo che vorrei', associazione che riunisce i parenti delle vittime, sono a Roma per essere ascoltati dalle Commissioni giustizia e affari costituzionali della Camera sul tema prescrizione

Foto LaPresse - Matteo Corner

FIRENZE (LaPresse) – Inizia domani, davanti ai giudici della terza sezione della corte d’appello del tribunale di Firenze, il processo di secondo grado per la strage di Viareggio (Lucca), avvenuta il 29 giugno 2009. Quando, alle 23.48, il gas, fuoriuscito da un carro cisterna deragliato, entrando nella stazione della città della Versilia invase il quartiere di via Ponchielli. Causando forti esplosioni e un imponente incendio che distrusse molte case. Il bilancio dei morti salì di ora in ora, poi di giorno in giorno, fino ad arrivare a 32, tra i quali c’erano alcuni bambini.

23 le condanne al processo di primo grado

Il processo di primo grado a Lucca si è concluso il 31 gennaio del 2017 con 23 condanne e 10 assoluzioni. Mauro Moretti è stato condannato a 7 anni di carcere da ex amministratore delegato per Rete Ferroviaria Italiana. Ma assolto come ex ad di Ferrovie dello Stato. Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia, è stato condannato a 7 anni e 6 mesi e Michele Mario Elia, è stato condannato a 7 anni e 6 mesi. Come ex ad di Rete ferroviaria italiana.

Le accuse agli imputati

Le condanne più pesanti furono inflitte ai responsabili della tedesca Gatx Rail, che aveva affittato a Fs i carri cisterna. Nove anni e mezzo a Rainer Kogelheide, amministratore della società e a Peter Linowski, responsabile sistemi manutenzione. Gli imputati sono accusati a vario titolo, per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose.

Strage di Viareggio, gli effetti sul tema prescrizione

Per i reati di incendio e lesioni colpose i familiari delle vittime hanno più volte denunciato il rischio prescrizione, chiedendo agli imputati di rinunciarvi. E oggi il presidente Marco Piagentini e altri rappresentanti di ‘Un mondo che vorrei’, associazione che riunisce i parenti delle vittime della strage, sono a Roma, per essere ascoltati dalle Commissioni giustizia e affari costituzionali della Camera sul tema prescrizione.

di Francesco Bongiovanni

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