Stupro di gruppo a Mazara del Vallo, vittima ingannata da 4 suoi amici

La ragazza di 18 anni violentata dal branco ha avuto la forza e il coraggio di denunciare i suoi aguzzini ai carabinieri, raccontando con la massima lucidità cosa è accaduto la notte fra il 6 e il 7 febbraio in una villetta di Triscina

TRAPANI“Il ragazzo con cui stavo in una camera al primo piano della casa all’improvviso ha chiamato gli altri tre amici. Lui poi mi ha bloccato. Non riuscivo a divincolarmi dalla presa. Ho iniziato a gridare a squarciagola disperatamente. Ho perso la voce da quanto ho gridato. Invano, io gridavo e loro ridevano compiaciuti mentre erano sopra di me”. La ragazza di 18 anni violentata dal branco ha avuto la forza e il coraggio di denunciare i suoi aguzzini ai carabinieri. Raccontando con la massima lucidità cosa è accaduto la notte fra il 6 e il 7 febbraio in una villetta di Triscina, una frazione di Campobello di Mazzara nel trapanese.

L’orrendo racconto

Ha raccontato la trappola che le avevano teso, l’alcol che scorreva a fiumi in quella casa, il ragazzo con cui si era appartata diventato all’improvviso da tenero amante a primo dei suoi aguzzini. Pur provata dalla violenza subita, la diciottenne ha ricordato ogni particolare ai militari della compagnia di Mazara del Vallo, accompagnata dal fratello e dalla migliore amica. Lucida, dettagliata nel ripercorrere quelle terribili ore, la giovane ha anche messo a verbale il particolare della finta telefonata alle amiche fatta dai suoi aguzzini. Una falsa telefonata in cui le amiche dicevano che non sarebbero più andate alla festa. Un dettaglio che secondo gli inquirenti confermerebbe come i quattro avessero progettato lo stupro già prima della sera del 6 febbraio.

Le indagini

Secondo i carabinieri e la procura di Marsala si è trattato di un vero e proprio agguato, pianificato dai quattro ragazzi arrestati questa mattina in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Marsala. Il giudice ha sposto la misura di custodia cautelare in carcere per E.B., del 1998, nato a Mazara e residente a Campobello e per il marsalese F.B. del 1997. Mentre gli arresti domiciliari per G.T., nato nel 2001, anche lui di Mazara ma residente a Campobello e per D.C. nato a Salemi nel 1999 e residente a Campobello. Tutti devono rispondere di violenza sessuale di gruppo aggravata. C’è poi un quinto ragazzo coinvolto nell’indagine, un minorenne presente la sera dello stupro nella villetta di villeggiatura. La sua posizione è al vaglio della procura per i minori.

La dinamica dei fatti

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i quattro avrebbero attirato con l’inganno la ragazza nella villetta, dicendole che la sera del 6 febbraio ci sarebbe stata una festa a cui partecipavano altre sue amiche. In realtà i quattro aguzzini (con un quinto minorenne) nella casa di villeggiatura volevano andarci solo con la vittima. Contando sul fatto che, proprio perché erano amici da molti anni, alla fine la ragazza avrebbe accettato.

“Attendiamo ancora una relazione dettagliata su quanto abbiamo trovato nei cellulari – dice il comandante dei carabinieri della compagnia di Mazara del Vallo Domenico Testa – In questi mesi le indagini non si sono mai fermate. Abbiamo sentito a sommarie informazioni tante persone che fanno parte della rete relazionale della ragazza, e anche gli indagati. Abbiamo utilizzato nelle indagini anche delle attività tecniche che ci hanno consentito di raccogliere un quadro indiziario chiaro che ha consentito al gip di emettere i provvedimenti cautelari”.

(LaPresse/di Francesco Patanè)

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