Su il sipario di Atreju con Matteo Salvini e Giovanni Toti. Il leghista: “Vinciamo in Umbria per dare uno schiaffo ai poltronari”

Si apre la tre giorni romana di Atreju, organizzata dai giovani di Fratelli d’Italia

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – Su il sipario. Comincia la tre giorni di Atreju, la manifestazione dei giovani di Fratelli d’Italia. Ad aprire la manifestazione all’Isola tiberiana è stato il leader della Lega, Matteo Salvini, e Giovanni Toti. Tra sabato e domenica, invece, si alterneranno altri ospiti come il pemier Giuseppe Conte e, domani alle 15,30 l’uomo forte di Ungheria, Viktor Orbán

Attacco diretto

Comincia senza preamboli Matteo Salvini il suo attesissimo intervento con un attacco diretto al governo giallorosso: “Lascio i 7 ministeri e mi tengo il mio onore e la mia dignità. Ne lascerei 77 di ministeri. Noi abbiamo provato semplicemente a far votare gli italiani, come votano gli israeliani, gli austriaci gli spagnoli. Possono scappare finché vogliono, ma prima o poi bisogna votare. Possono scappare finché vogliono questi vigliacchi, ma prima o poi si ridarà la parola agli italiani”. E continua: “Al Movimento 5 Stelle ho detto togli alcuni ministri, cambiamo programma e ne riparliamo. Ho detto ‘togli Toninelli’. Loro mi hanno detto ‘no’, Toninelli non si tocca. Ma poi lo hanno tolto loro. Se non altro ho liberato l’Italia da Toninelli. Anche se non so quanto sia meglio aver messo al suo posto l’esperto di pomodori Paola De Micheli”.

Conte voltagabbana

“Ho visto che Conte è andato ad Articolo 1 e ha detto di essere sempre stato di sinistra. Domani – ha continuato Salvini – viene qui ad Atreju e dirà di essere sempre stato fascista. Un voltagabbana del genere non si è mai visto. Io non riesco mai neanche a immaginare quello che fa Renzi. Dice ‘Enrico stai sereno’ e trac…gli fa il governo contro, dice non strappo, e poi strappa. Non sarei capace”.

Aumenta l’immigrazione

“Per la prima volta – ha aggiunto il leader del Carroccio – gli sbarchi tornano a salire, anche questo lo metteremo in conto a Conte. Che Pd e 5 stelle fossero d’accordo è chiaro anche ai pali della luce di Roma. Lo dico senza complotti, sono convinto che l’uomo sia sbarcato sulla luna. Lo abbiamo visto, però a Bruxelles. Quando ho visto che i voti dei 5 stelle sono stati fondamentali per far partire la nuova commissione voluta da Parigi e Berlino, ho pensato questi si sono venduti. Tra la Merkel e Conte c’è una differenza: uno dei due ha fatto gli interessi del suo Paese, l’altro no. Non avevo motivo per votare Ursula Von der Lyen, decisa a tavolino da Parigi e Berlino”.

No al proporzionale

Il leghista ha affrontato anche un tema tecnico, ma fondamentale per la composizione del futuro parlamento: il sistema elettorale. “Occorre stoppare quel che Pd-5 stelle hanno detto di fare, ossia il ritorno al proporzionale. Io – ha spiegato l’ex vicepremier – sogno un Paese in cui si va a votare, e chi vince le elezioni, chi prende un voto in più, va a governare. Questi vogliono tornare al proporzionale per continuare a fare quel che fanno adesso. Io dico, presentiamo il referendum e sottoponiamolo alla corte Costituzionale, vediamo se lo accoglierà o meno. Ma intanto nel Paese si sarà innescato un dibattito”.

La durata del governo

“Il potere e le poltrone sono un collante fortissimo, ma non sono d’accordo su nulla. Stiamo assistendo ad una vergogna senza precedenti. Mi auguro che il popolo italiano si faccia sentire. La sinistra critica la piazza perché evidentemente quando ci vanno loro prendono pomodori e peperoni. Si tengano il palazzo, io mi tengo la piazza. E ci vediamo insieme a Giorgia Meloni il 19 ottobre a piazza san Giovanni a Roma”.

Caso Russia: piena fiducia nella magistratura

Non si sottrae dal toccare un argomento scottante: l’inchiesta Moscopoli. “Il rapporto con la Russia?” Ci ho messo 3 mesi a nascondere miliardi di euro in rubli, ne ho nascosti alcuni nel mio bilocale in Liguria e ne ho dato alcune valigie ai miei genitori. Ho piena fiducia nella magistratura – ha garantito il seantore -, mi hanno detto che si deve dire così!. C’è il 90% dei magistrati che lavorano bene, ma una minoranza fa politica e utilizza la toga per farlo”.

Putin, grande statista

Parole di elogio per Putin: “E’ un grande uomo di Stato”. Come Trump. E bisogna “avvicinare Stati Uniti e Russia. Oltre a questo bisogna avvicinare la Russia all’Europa invece di portare là Turchia in Europa come vogliono fare altri”.

Il voto amministrativo, voto di liberazione

Il prossimo appuntamento importante è rappresentato dalle regionali: “Il 27 si vota in Umbria. Entro breve in Emilia Romagna e nelle altre regioni. Il voto che stanno negando al Paese sarà un voto di liberazione per quasi 30 milioni di italiani. E la squadra che vincerà è in questo tendone e anche fuori (Fi?). Al di là di sondaggi fantasiosi, in Emilia Romagna se si votasse oggi il centrodestra prenderebbe rispetto al centrosinistra il 6% di voti in più. Se la sinistra si mettesse con il 5 stelle non cambierebbe nulla perché la gente non è scema. Anzi, io spero si mettano insieme così darà più gusto a batterli entrambi in una volta sola. Se riusciamo a liberare l’Umbria il 27 ottobre – ha concluso Salvini – sarà il primo schiaffone che si beccherà questa maggioranza di poltronari”.

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