Sudan, generali e leader delle proteste firmano l’accordo per la transizione

La dichiarazione costituzionale si basa su una dichiarazione politica concordata dalle due parti il 17 luglio

(Photo by MOHAMMED HEMMEAIDA / AFP)

KHARTUM – Il consiglio militare e i leader delle proteste in Sudan hanno firmato una “dichiarazione costituzionale” che apre alla transizione al potere civile. L’accordo è stato firmato dal vice capo del consiglio militare, Mohamed Hamdan Daglo, e da un rappresentante dell’Alleanza per libertà e cambiamento, Ahmed al-Rabie. Alla cerimonia per la firma erano presenti infatti i capi di Stato, premier e dignitari provenienti da varie nazioni.

La creazione di un’amministrazione di transizione in Sudan

La dichiarazione costituzionale si basa su una dichiarazione politica concordata dalle due parti il 17 luglio. Formalizza la creazione di un’amministrazione di transizione che sarà guidata da un consiglio di 11 membri, di cui sei civili e cinque militari. L’accordo è arrivato dopo otto mesi di proteste, inizialmente contro il leader autocratico Omar al-Bashir, destituito ad aprile, poi contro il regime militare che lo ha deposto. I colloqui sono stati poi mediati dall’Unione africana e dall’Etiopia, che hanno riportato le parti al tavolo dei negoziati. Anche dopo che un sit-in di protesta il 3 giugno è stato poi represso nel sangue. Secondo i dimostranti, almeno 120 persone vi sono state uccise.

(LaPresse/AFP)

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