Tav, Salvini contro Toninelli: analisi costi-benefici alla Francia a mia insaputa

Sale la tensione tra Lega e M5S, il vicepremier irritato dal comportamento del ministro dei Trasporti

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Matteo Salvini

TORINO – Alla vicenda Tav si aggiunge un’altra, l’ennesima, frattura tra Lega e 5 Stelle. Questa volta a creare disagi tra i due partiti di governo è l’analisi costi-benefici. Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha annunciato ieri di averla consegnata alla Francia, ma Matteo Salvini gela tutti: “Io non ne so niente, bizzarro...”. Dopo le dichiarazioni del segretario del Carroccio è probabile che l’analisi diventi di pubblico dominio.

Salvini: “Il vicepresidente del Consiglio non conosce l’analisi. Bizzarro”

“Io, da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani non ho l’esame costi-benefici della Tav. Ma pare che ce l’abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro“, ha affermato Matteo Salvini a margine di un’iniziativa a Terni, dopo che il ministero delle Infrastrutture ha inviato all’ambasciatore francese la relazione sui costi-benefici per la Tav. Il dossier voluto da Toninelli, prima di essere validato, sarà discusso in un bilaterale con Parigi.

L’annuncio di Toninelli

La stoccata di Salvini è arrivata dopo l’annuncio del Ministero dei Trasporti di ieri: “Il Mit ha condiviso con il Governo francese, nella persona dell’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, l’analisi costi-benefici sul progetto Tav Torino-Lione, come concordato dai Ministri Borne e Toninelli, prima della sua validazione e pubblicazione da parte del Governo italiano. È il punto di partenza di un’interlocuzione tra i due esecutivi. A breve sarà fissato un incontro bilaterale”.

Caso Diciotti: “Chi parla di scambio di voti lo querelo”

Matteo Salvini è intervenuto anche sul caso Diciotti. Sull’ipotesi di scambio tra Lega e Movimento tra il voto sull’autorizzazione a procedere nel caso dei migranti della Diciotti e lo stop dei cantieri Tav il ministro dell’Interno è stato duro: “Il prossimo che ne parla lo querelo“. Ha poi proseguito il vicepremier: “Impossibile. Quella era la vecchia politica. Io resto assolutamente sereno e tranquillo, ho fatto e farò il ministro dell’Interno per difendere la sicurezza del Paese“. Per Salvini la Tav “Serve, non siamo al mercatino dove io ti do questo e mi dai quello. Come con le figurine Panini mi dai Altobelli e ti do Beccalossi“.

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