Torna a salire la tensione a Pianura: 19enne ferito a colpi di pistola

Torna a salire la tensione a Pianura: 19enne ferito a colpi di pistola
Torna a salire la tensione a Pianura: 19enne ferito a colpi di pistola

NAPOLI – Si riaccende la faida nel quartiere Pianura. Due raid armati in via Evangelista Torricelli in una settimana fanno scattare lo stato di massima allerta. Per gli inquirenti la polveriera ha preso fuoco. E lo raccontano i fatti di cronaca.

Nella tarda serata di mercoledì è stato ferito a colpi di pistola Gaetano Antonio (nella foto), detto biscotto. Colpito alle gambe e trasportato all’ospedale San Paolo. Alle 23 la segnalazione alle forze dell’ordine. Poi una corsa contro il tempo, per effettuare i rilievi e raccogliere le prime informazioni.

Gli investigatori hanno esaminato il profilo del 19enne. Lo ritengono vicino agli ambienti degli Esposito-Marsicano-Calone. Secondo le informative della questura, frequenta alcuni ‘colonnelli’ del gruppo di via Napoli, che negli ultimi mesi ha sfidato in campo aperto i Carillo-Perfetto. La dinamica  del raid. Ha raccontato alla polizia che era in via Torricelli, quando lo hanno avvicinato due ragazzi in moto. Non gli hanno detto una parola. Il passeggero impugnava una semiautomatica. Gli ha puntato l’arma alle gambe e ha premuto il grilletto  quattro volte. Lui ha capito subito e già si era voltato dall’altra parte, quando ha udito i colpi di pistola. Solo per questo è riuscito a fuggire. Ferito a una gamba e al piede destro. Nulla di grave, diranno i medici poco più tardi. 

Venti minuti dopo gli agenti della Scientifica in quel punto troveranno quattro bossoli ancora caldi. 

Fino a notte fonda i poliziotti del commissariato hanno ascoltato le persone che abitano nell’isolato. Via Torricelli è diventata la nuova trincea nello scontro armato. Una settimana fa proprio qui hanno sparato su una palazzina, dove abita Giuseppe Cioffi, 21enne ai domiciliari e considerato vicino allo stesso gruppo. Ecco perché la Procura ha acceso i riflettori sul quartiere di Pianura. Teme una escalation di violenza. Un ritorno alle ostilità dopo oltre un mese di tregua forzata, per il maxi blitz con trenta arresti del 14 luglio. 

Intanto gli investigatori cercano i testimoni dell’assalto di fuoco di mercoledì sera: qualcuno ha assistito al ferimento di Gaetano Antonio? Il secondo passo delle forze dell’ordine è  effettuare un sopralluogo, alla ricerca di telecamere di sorveglianza, che abbiano ripreso il raid. La polizia al momento non esclude ipotesi e cerca dei riscontri, per ricostruire la dinamica. Il 19enne potrebbe essere rimasto ferito durante una stesa. Ma gli inquirenti battono la pista di un assalto mirato: i centauri sono passati in via Torricelli e gli hanno sparato.

Il blitz ha azzerato le cosche ma non i gruppi di fuoco

 Il maxi blitz con trenta arresti del 14 luglio ha azzerato i quadri delle due fazioni in lotta. Ma non ha fermato i gruppi di fuoco. Meglio dire che le paranze siano tornate alle ostilità, dopo aver riorganizzato le fila. In pratica lo Stato ha assestato un duro colpo, con gli arresti di presunti gregari e affiliati. Tanto che le cosche hanno subito una battuta d’arresto, con l’assenza sul territorio di figure-chiave, che gli inquirenti indicano ai vertici dei gruppi. Basta ricordare Antonio Calone e Antonio Carillo. Quest’ultimo non è stato fermato subito. Bloccato solo il 4 agosto con una operazione degli agenti del commissariato San Paolo in una palazzina in via Marano-Pianura. Per la Procura, con lui libero, i Carillo-Perfetto erano ritenuti più forti. O almeno si sentivano tali. Ma le cose non sono cambiate, nemmeno dopo il 4 agosto.

I Marsicano-Esposito ora nel mirino dei commando al rione Cannavino

La nuova faida a Pianura si muove su un doppio binario. Il primo è lo scontro per la gestione delle piazze di spaccio tra i Carillo-Perfetto e gli Esposito-Marsicano-Calone (guerra che ha avuto uno stop dopo la ‘retata’ del 14 luglio). Il secondo è una questione di ‘rispetto’ tra clan, se così si può definire. Uno schiaffo che sarebbe stato dato da una paranza della cosca di via Napoli a uno zio del ras Antonio Carillo. Ma l’obiettivo della spedizione era il cugino. Non trovandolo, i centauri avevano aggredito il padre. Tre settimane fa. I Carillo-Perfetto non la avrebbero presa bene: una sorta di affronto. Tutto contenuto in una dettagliata informativa trascritta dalla questura e inviata alla procura della Repubblica. Gli inquirenti stanno svolgendo accertamenti. Ma continuano a registrare forti tensioni nel quartiere. Sanno che lo scontro è in corso e temono una escalation. Il vero problema qui è la coabitazione forzata in via Evangelista Torricelli. Non solo. Un gruppo legato ai Calone-Marsicano-Esposito è di stanza nel cosiddetto Grattacielo, poche decine di metri più avanti. E la magistratura ipotizza che a breve lo scontro potrebbe spostarsi in questa zona. Intanto le due fazioni si affrontano a colpi di pistola per ‘monopolizzare’ le palazzine in via Torricelli. Ma la battaglia è in campo aperto.  I Carillo-Perfetto vogliono dimostrare che sono ancora compatti e avrebbero reagito con forza agli ultimi raid degli Esposito-Marsicano-Calone. Un duello, che va avanti da settimane. Tra alti e bassi. Le polveri della faida sono state riaccese. E sono scesi in strada i gruppi di fuoco. Una settimana fa in via Torricelli hanno sparato contro l’abitazione di Giuseppe Cioffi, cugino di Emanuele Marsicano.

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