Treviso, anziano legato e picchiato in casa: Zaia chiede il massimo della pena per il rapinatore

“Auspico il massimo della pena per il cittadino di origine marocchina che ha ridotto in fin di vita un innocente ottantaquattrenne"

Luca Zaia, governatore della Liguria (Foto Mauro Scrobogna /LaPresse)

ROMA – “Auspico il massimo della pena per il cittadino di origine marocchina che ha ridotto in fin di vita un innocente ottantaquattrenne. Un anziano vedovo, che viveva da solo, completamente indifeso che è stato picchiato selvaggiamente nella sua abitazione nel tentativo di una rapina”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta l’incredibile atto di violenza che si è consumato ieri sera nella casa di un anziano, Adriano Armellin, che vive da solo a Pieve di Soligo (Treviso). Come riportano quotidiani e siti di informazione, l’uomo ieri sera è stato oggetto di una violenta rapina per mano di un malvivente che dopo averlo selvaggiamente picchiato è stato bloccato da un vicino, attratto dalle urla, che lo ha consegnato poi ai Carabinieri. L’anziano è stato portato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove si trova in gravissime condizioni.

“Fatti di questa gravità non sono tollerabili in una società civile – sottolinea il governatore Zaia -. Nessuno può essere giustificato nell’accanirsi contro una persona anziana, sola e fragile. Ora confido che la giustizia agisca rapidamente e che la punizione sia esemplare”.

“Vorrei anche ringraziare personalmente i vicini di casa della vittima per il pronto intervento che, da un lato, ha garantito di assicurare alla giustizia chi ha commesso questa atrocità e, dall’altro, di soccorrere il povero anziano. Ringrazio anche le forze dell’ordine e gli operatori sanitari che con ogni mezzo stanno provando a salvare la vita di un uomo innocente. Forza Adriano, facciamo tutti il tifo per lei”.

(LaPresse)

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