Trump, da Singapore tweet al vetriolo contro Trudeau

Il presidente americano definisce il primo ministro canadese un "debole" che "si mostra ferito quando viene sfidato".

LP / AFP PHOTO / Ludovic MARIN

SINGAPORE – Non si placano le polemiche sorte intorno al G7 di quest’anno, che ha visto ancora Trump protagonista “combina guai”. Il presidente americano, dopo aver abbandonato l’importante summit internazionale in largo anticipo per prender parte allo storico incontro a Singapore con Kim Jong-un (cosa che ha generato malcontento e critiche da più parti, su tutti dal presidente francese Macron), ha fatto peggio una volta andato via.

I tweet di Trump contro Trudeau

Già in volo verso la Corea del Nord, Trump su Twitter ha tuonato: “Ho dato istruzioni di non appoggiare il documento finale del G7“. Un annuncio che ha lasciato basiti i partecipanti del summit, che dopo due giorni di trattative hanno visto così naufragare il loro lavoro.
Dopodiché il leader americano si è scagliato contro il Canada. “Il commercio equo dovrà essere ora chiamato commercio beffa se non è Reciproco“, e ancora “Secondo un documento canadese, loro fanno 100 miliardi di dollari nel commercio con noi”.

Poi il presidente USA se la prende con Justin Trudeau, definendolo un “debole” che “smostra ferito quando viene sfidato“. Il primo ministro canadese è stato un po’ l’obiettivo numero uno di tutta l’Amministrazione Trump. “C’è uno speciale posto all’inferno per qualunque leader si impegni in una diplomazia in cattiva fede con Trump“, ha infatti detto Peter Navarro, consigliere economico della Casa Bianca, in un’intervista a Fox News Sunday.

Usa contro tutti

Da Singapore Trump non ha risparmiato critiche anche agli altri alleati. “Gli Stati Uniti pagano quasi l’intero costo della protezione Nato di questi stessi paesi che ci rapinano sul Commercio (pagano solo una frazione dei costi e ridono)”, scrive dalla Corea. Contro la Germania twitta che “versa (lentamente) solo l’1% del suo Pil alla Nato, mentre noi paghiamo il 4% di un Pil MOLTO più grande”. “Qualcuno pensa che tutto ciò abbia senso? Proteggiamo l’Europa (che è un bene) con grandi perdite finanziarie e poi veniamo colpiti ingiustamente sul Commercio. Il cambiamento sta arrivando!“, promette il presidente. Un ultimo post in difesa dei lavoratori americani: “Mi dispiace non possiamo lasciare che i nostri amici, o nemici, si prendano ancora un vantaggio su di noi nel Commercio. I lavoratori americani vengono prima!“, ha concluso Trump.

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