Turismo, Garavaglia: “Fare come la Francia, ok ai vaccinati. Dosi ai turisti? Non sia la regola”

Sulla possibilità di avere il vaccino, o almeno la seconda dose, mentre si è in villeggiatura, il ministro sottolinea: "Sono favorevole con buon senso"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto: Massimo Garavaglia

MILANO – Con i contagi e i decessi in calo in Italia, si guarda con ottimismo all’estate e alle vacanze in arrivo, mentre prosegue il dibattito sul vaccino nei luoghi di villeggiatura, sul quale si stanno studiando soluzioni. Per gli arrivi dall’estero, invece, il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, auspica che si possa fare come la Francia: “Il green pass è la cosa più semplice del mondo: se sei vaccinato o hai fatto il tampone circoli tranquillamente, così anche se sei guarito e hai gli anticorpi. Le regole sono queste, noi spingiamo perché partano da domani. È una continua trattazione, un continuo approfondimento. È questione di settimane – spiega il ministro intervenendo al Festival dell’economia di Trento – e finalmente avremo regole comuni e soprattutto semplicità. Perché il problema per gli operatori e i turisti è sapere come muoversi. Oggi la Francia dice: da noi se sono vaccinati vengono tutti. Ho chiamato Speranza e gli ho detto che dobbiamo farlo anche noi”. Per il green pass, spiega, “il termine che si sono dati i Paesi europei è il 1° luglio per l’operatività per tutti uguale ovunque, per me dovremmo partire domani. Chi arriva dopo perde clienti, è stupido aspettare”.

Vaccino in villeggiatura

Sulla possibilità di avere il vaccino, o almeno la seconda dose, mentre si è in villeggiatura, Garavaglia sottolinea: “Sono favorevole con buon senso. Se si tratta di eccezioni legate a un turista straniero che è venuto in Italia e non debba fare avanti e indietro o un turista italiano che si muove per un periodo lungo, perché no. Le Regioni, chi più chi meno, hanno raggiunto una copertura importante e quest’estate avremo dei margini per trattare queste eccezioni. Certo se lo fai diventare una regola è un gran un caos”.

Potenziare le strutture

Le strutture ricettive però, in un anno quasi intero di stop e aperture brevissime e a singhiozzo, hanno perso molto e sono in grande difficoltà. Per loro sono pronti 1,8 miliardi di euro del Recovery, e Garavaglia spiega: “Una cosa a cui tengo particolarmente è la questione dell’efficientamento, il cosiddetto 110% delle strutture alberghiere. Abbiamo messo questo miliardo e 800 milioni nel Recovery e indipendentemente dalle scelte di bilancio nazionale lo facciamo. Abbiamo la necessità di migliorare le nostre strutture ricettive, tutte”. Ora è il momento di rialzarsi, perché “l’anno scorso abbiamo perso 27 miliardi di euro. Se ne recuperiamo la metà sarei contento. Le stime per questa stagione sono buone: 10 punti in più di italiani che faranno vacanza in Italia. Grazie alla stagione turistica lunga, grazie ai vaccini, qualcosa andremo a recuperare”.

(LaPresse)

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