Ucraina, Fico: “Fare ogni sforzo per fermare inaccettabile aggressione”

"È necessario porre in essere ogni sforzo per fermare questo inaccettabile atto di aggressione perpetrato nel cuore dell'Europa".

Foto Fabio Frustaci / LaPresse / POOL Ansa Nella foto: Roberto Fico

ROMA – “È necessario porre in essere ogni sforzo per fermare questo inaccettabile atto di aggressione perpetrato nel cuore dell’Europa”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, intervenendo in videocollegamento alla riunione straordinaria del G7 parlamentare con il presidente del Parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk. “Stiamo assistendo a un allargamento delle ostilità a nuove aree del Paese, con il conseguente gravissimo bilancio di vittime civili e in termini di devastazione”, ha aggiunto Fico, ringraziando il “presidente Stefanchuk per averci dato un aggiornamento sugli ultimi sviluppi del terribile attacco sferrato dalla Federazione russa contro l’Ucraina”, ribadendogli “il sostegno del mio Paese e di tutto il Parlamento italiano. Un sostegno concreto che si è tradotto nei giorni scorsi nell’invio da parte del Governo di aiuti di carattere umanitario, logistico e militare. Agli aiuti si aggiungono le misure adottate in Italia per fare fronte all’arrivo di profughi in fuga dalle zone del conflitto”. “L’Italia agisce in stretto coordinamento con i Paesi membri dell’Alleanza atlantica e con gli altri partner dell’Unione europea per verificare quali altre forme di supporto possano essere fornite per arrivare alla fine del conflitto”, ha sottolineato Fico, spiegando che “l’iniziativa di convocare questa riunione nasce proprio da questa esigenza: confrontarci su cosa possiamo fare sul piano parlamentare per favorire l’aprirsi di un processo in grado di portare una pace duratura, garantendo gli irrinunciabili diritti del popolo ucraino”. Secondo il presidente della Camera, “qualsiasi intervento deve partire da quanto stiamo oggi facendo: ascoltare i nostri amici ucraini e mantenere aperti anche in questo momento difficilissimo i rapporti con il Parlamento ucraino”.

LaPresse

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