Ucraina, Putin avverte: “Presto nuovo missile ipersonico, ci difenderemo con ogni mezzo”

in foto Vladimir Putin (AP Photo/Pavel Golovkin, File)

ROMA – Putin avverte l’Ucraina e non solo. Nei prossimi mesi le forze armate russe avranno in dotazione i missili ipersonici Tsirkon e la fregata Ammiraglio Gorshov sarà “la prima ad averli a disposizione”. Il leader del Cremlino parla in occasione della parata della Marina Militare a San Pietroburgo sottolineando come la Russia proteggerà fermamente le sue frontiere marittime “con ogni mezzo”. Con la nuova arma Mosca sarà quindi pronta a rispondere “alla velocità della luce” a chiunque “invaderà la sovranità e la libertà della Federazione Russa”.

Parole che arrivano nel giorno in cui la basa navale di Sebastopoli in Crimea viene attaccata da un drone ucraino che causa cinque feriti costringendo le autorità locali ad annullare “per motivi di sicurezza” le celebrazioni per la giornata della Marina. Una ricostruzione che viene però respinta al mittente da Kiev. Secondo gli Ucraini infatti non c’è stato nessun attacco delle forze armate su Sebastopoli ma si tratta semplicemente di una “vera e propria provocazione” da parte dei russi. “La liberazione della nostra Crimea dagli occupanti avverrà in modo diverso e molto più efficace”, le parole di Serhiy Bratchuk capo dell’amministrazione statale regionale di Odessa.

Sul fronte grano dalla Turchia giunge la conferma che la prima nave dai porto ucraini “potrebbe partire domani” mentre Volodymyr Zelensky spiega che, a causa del conflitto, il raccolto in Ucraina quest’anno “rischia di essere dimezzato”. Intanto Kiev piange il magnate del grano Oleksiy Vadatursky. L’uomo, 74 anni, e la moglie sono morti in un bombardamento russo che ha colpito la loro casa a Mykolaiv. Kiev parla apertamente di “un omicidio deliberato ben congegnato e organizzato” per colpire l’uomo di affari.

La tensione resta altissima pure in merito al raid missilistico sul carcere di Olenivka, nella parte della regione di Donetsk occupata dai russi dove erano detenuti molti combattenti del battaglione Azov, e sono morte almeno 50 persone. La Russia continua a dirsi disponibile a una visita di organismi internazionali alla struttura ma la Croce Rossa fa sapere di non aver ancora ricevuto nessun permesso e gli ucraini accusano i russi di non aver ancora risposto alla richiesta di restituire i corpi dei prigionieri uccisi parlando di “terribile tragedia e crimine contro l’umanità” da parte di Mosca.(LaPresse)

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