Ue, Schmit: “Non si può congelare il mercato del lavoro, riforme rapide”

L'intervento del commissario Ue per il Lavoro

Nicolas Schmit (Julien Warnand, Pool via AP)

MILANO – “Non si può congelare il mercato del lavoro per sempre” ma servono “cautela” e “un approccio mirato e diversificato”. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è il commissario Ue per il Lavoro Nicolas Schmit, che spiega: “Ciò che è importante adesso è che l’Italia trovi una nuova crescita, che è mancata negli ultimi decenni: la creazione di posti di lavoro dipende anche dalla crescita e dalla definizione di un nuovo modello economico. Il piano nazionale di ripresa fa questo”.

Sul programma Sure, Schmit sottolinea: “È stato uno strumento di crisi. Quando abbiamo visto che milioni di posti di lavoro erano a rischio la Commissione ha proposto lo strumento Sure per sostenere gli Stati membri nell’uso di regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo (la cassa integrazione, ndr). Ora siamo in un processo di ripresa e non vedo un bisogno immediato di prolungare questo strumento di crisi. Con il commissario Paolo Gentiloni stiamo studiando la possibilità di uno strumento simile a Sure”.

Per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti, uno dei temi cruciali in Italia, Schmit sostiene che si tratta di “una misura legata all’inizio della crisi. Non solo in Italia, anche in molti altri Paesi un’azienda che usufruisce di sostegni simili alla cassa integrazione non può contemporaneamente licenziare e questo è adeguato. Ma ora siamo in una situazione diversa, comincia l’attuazione dei piani di ripresa e resilienza, entriamo in una fase di investimenti: uno degli obiettivi principali è la creazione di nuovi posti di lavoro.

Nella ripresa si cominciano a ridisegnare i regimi di riduzione dell’orario di lavoro e a riportare più mobilità. Non si può congelare il mercato del lavoro per sempre ma bisogna essere cauti. La ripresa in alcuni settori è ancora fragile e ci sono grandi differenze. Bisogna avere un approccio mirato e diversificato. So che c’è un negoziato in corso con le parti sociali sul blocco dei licenziamenti. La soluzione deve essere adattata alle differenti situazioni esistenti nei diversi settori”.

(LaPresse)

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