Ue, Tajani: “A Bruxelles dobbiamo contare come Germania e Francia”

Le parole del ministro degli Esteri

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Antonio Tajani

ROMA – “È chiaro che il nostro obiettivo è raggiungere la pace, ma non può esserci pace senza giustizia, dunque senza indipendenza di Kiev”. Così il ministro degli esteri, Antonio Tajani, intervistato dal Corriere della Sera, torna a parlare della guerra in Ucraina.

“È la difesa dei valori in cui crediamo, che ha un costo anche economico, come stiamo sperimentando, ma bisogna sempre partire da un dato – aggiunge – c’è un invasore e una parte che ha subito un’aggressione. Sicuramente, quando sarà il tempo, saremo chiamati a un ruolo non secondario, compreso il processo di ricostruzione dell’Ucraina, che prima o poi arriverà”.

Sull’accordo disdetto da Putin sul grano, Tajani non ha dubbi: “Significa togliere cibo a milioni di persone in povertà, anche questo significa macchiarsi di gravi azioni contro l’umanità”.

Poi assicura la massima attenzione dell’Italia all’Europa: “Noi investiremo sempre di più sulle istituzioni comunitarie. Una delle mie prime decisioni è stata quella di aumentare il numero dei diplomatici nella nostra Rappresentanza presso la Ue: dobbiamo contare di più in quella sede. E sarà un aumento importante, che ci porterà più in linea con il peso, anche del personale, che hanno Germania e Francia. Rafforzare e sostenere la nostra presenza a Bruxelles, dove già abbiamo delle eccellenze, sarà una delle nostre priorità”.

(LaPresse)

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