Unicredit smentisce le voci di un’offerta a Commerzbank

Foto LaPresse - Stefano Porta

MILANO– Nonostante il Ceo di Unicredit non perda occasione per ripetere che all’orizzonte di Unicredit non sono per ora previste fusioni, in particolare quelle transfrontaliere, stante la difficoltà del momento, sono tornate a circolare voci su un interessamento dell’istituto di credito italiano verso la tedesca Commerzbank.

Secondo quanto ricostruito da Reuters, Unicredit avrebbe ingaggiato come advisor per valutare una possibile fusione con il colosso tedesco, Jp Morgan e Lazard e in particolare Joerg Asmussen, banchiere, ex vice ministro delle Finanze tedesco e attualmente in Lazard come managing director.

Una ricostruzione smentita con decisione da Unicredit che in una nota spiega di non aver firmato nessun mandato per possibili operazioni di mercato verso Commerzbank e conferma “di essere completamente concentrata sulla realizzazione del piano Transform 2019, basato su presupposti di natura organica” e di essere “sulla strada giusta per il raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati”. E per conoscere il futuro e le strategie della banca, Unicredit rimanda all’investor day’ che si terrà a Londra il 3 dicembre.

Le voci su un possibile sbarco di Unicredit in Germania erano tornate ad affacciarsi all’indomani del fallimento del matrimonio tra Commerzbank e l’altro colosso del credito, Deutsche Bank. Un matrimonio osteggiato a livello politico a Berlino e che non ha mai del tutto convinto neppure gli analisti.

Mentre in Italia Unicredit ha appena concluso il suo processo di uscita da Fineco di cui ha ceduto nei giorni scorsi un ulteriore 17% del pacchetto azionario. Le fonti ascoltate da Reuters si erano comunque mantenute caute e avevano spiegato che “ancora non è chiaro se e quando sarà possibile fare un’offerta da parte di Unicredit”, che in Germania dove già possiede Hvb, un grande istituto di credito tedesco con sede a Monaco.

I rumors hanno comunque prodotto, prima della secca smentita di Unicredit arrivata anche su richiesta delle autorità italiane, effetti sui mercati. I titoli di piazza Gae Aulenti hanno chiuso in calo dell’1,69%, mentre Commerzbank ha guadagnato oltre il 5%.

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