Usa, New York impone vaccino contro morbillo: emergenza sanitaria

Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha ordinato che gli abitanti non vaccinati di vari quartieri della città siano obbligati a sottoporsi al vaccino contro il morbillo, per tentare di fermare la ricomparsa della malattia, soprattutto tra gli ebrei ortodossi.

(Photo by TIMOTHY A. CLARY / AFP)

NEW YORK – Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha ordinato che gli abitanti non vaccinati di vari quartieri della città siano obbligati a sottoporsi al vaccino contro il morbillo, per tentare di fermare la ricomparsa della malattia, soprattutto tra gli ebrei ortodossi. La metropoli ha dichiarato lo stato d’emergenza sanitaria in quattro zone del quartiere Williamsburg, a Brooklyn. Tutte le persone che “avrebbero potuto essere esposte al morbillo” dovranno essere vaccinate, o rischiano accuse penali e di dover pagare fino a mille dollari di multa, hanno previsto le autorità. Inoltre gli asili nido destinati alla comunità ebraica ortodossa, così come le scuole talmudiche yeshiva, che accetteranno bambini non vaccinati saranno passibili di vari provvedimenti, tra cui di chiusura.

La decisione

Sinora lo Stato di New York obbligava a una serie di vaccini per poter accedere al sistema scolastico, ma prevedeva esenzioni per motivi religiosi. Da ottobre, tuttavia, sono stati registrati a New York 285 casi di morbillo, malattia quasi scomparsa negli Usa, con soli 86 contagi in tutto il Paese nel 2016, secondo i Centri di controllo delle malattie. La ricomparsa della malattia a New York, così come in altre regioni del mondo, soprattutto in Europa, è legata al movimento contrario alle vaccinazioni, largamente alimentato da contenuti diffusi su internet e sui social media.

LaPresse

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