WASHINGTON (AWE/AFP) – Il Pil degli Stati Uniti è cresciuto del 4,1% annualizzato nel secondo trimestre del 2018. È questa la prima stima del dipartimento del Commercio. Si tratta dei massimi in quattro anni. Il dato, in linea con le aspettative degli analisti, è stato spinto dall’aumento degli acquisti di auto da parte degli americani e dalle maggiori esportazioni di petrolio e soia in oltre 4 anni.
Il bilancio positivo della più grande economia mondiale
Il risultato ha mostrato che la più grande economia del mondo, ora valutata 20.000 miliardi di dollari, è in buona salute. In parte in accelerazione dopo l’iniezione di stimoli e tagli fiscali voluti dal presidente, Donald Trump, e dai legislatori repubblicani. Il consulente commerciale della Casa Bianca, Peter Navarro, ha dichiarato in un’intervista, poco prima che i numeri fossero pubblicati, che la crescita avrebbe raggiunto un tasso “che non si vedeva dagli anni ’90”. E ha accreditato alle aggressive politiche commerciali di Trump gran parte del successo.
Il Pil degli Usa registra una continua crescita
Il Pil del secondo trimestre è salito al ritmo più veloce dal salto del 4,9% registrato nel terzo quarto del 2014. Inoltre la crescita nel trimestre gennaio-marzo è stata rivista al 2,2%, rispetto alla precedente stima del 2%. Con più soldi in tasca e dopo un decennio di crescita occupazionale e calo della disoccupazione, la spesa dei consumatori ha mostrato il suo ritmo più veloce dalla fine del 2014.
Aumenta l’acquisto dei beni
Gli acquisti di beni sono aumentati del 5,9 percento, con il contributo maggiore derivante dal boom delle vendite di auto. Mentre i servizi sono cresciuti del 3,1%. Nel frattempo, le esportazioni di beni sono aumentate del 13,3%. il maggiore aumento dal quarto trimestre del 2013. Con le importazioni sono aumentate solo dello 0,5%, l’aumento più contenuto in due anni e mezzo.
