Vacanze, i sensi di colpa dei genitori: 187 euro a settimana spesi per figli

L'interessante ricerca condotta da Groupon sui rapporti familiari

Foto Fabrizio Corradetti / LaPresse

MILANO (LaPresse) – Vacanze e rapporto genitori-figli. La scuola è finita da una settimana e tutti i bambini sono pronti ad appendere al chiodo libri e zaini per dedicarsi alle tanto attese vacanze estive. Una ricerca internazionale Groupon rivela che “circa 1/3 dei genitori italiani ha iniziato a preoccuparsi delle vacanze estive dei propri figli con almeno 3 mesi di anticipo. Questo perché il 73% di loro è convinto che le vacanze a cui hanno pensato non siano all’altezza delle aspettative”.

L’ansia dei genitori di non essere all’altezza delle aspettative dei figli.

Tra i fattori principali che scatenano l’ansia dei genitori di non essere all’altezza delle aspettative dei figli – secondo la ricerca Groupon – ci sono i tanto amati/odiati social media. Il 28% delle mamme e papà italiani dichiara di sentirsi sotto pressione ad ogni post sui social che raffigura l’estate perfetta. Per il 32% dei genitori, la pressione aumenta a dismisura quando i loro figli raccontano loro le attività che hanno visto fare dai loro amici sui social. Addirittura ci sarebbe un 31% di genitori italiani che dichiara di caricare solo le foto migliori e non quelle che sono l’effettivo ritratto della vita quotidiana”.

Social media e sensi di colpa dei genitori.

Alle pressioni causate dai social media, si aggiungono poi per alcuni il problema del poco tempo che i genitori hanno a disposizione per stare con i propri figli (49%). Quello causato dal tempo che i bambini passano al chiuso (30%). E quello causato dalla mancanza di attività da fargli fare (25%). 7 genitori su 10 affermano inoltre di sopperire alle loro mancanze con regali per i figli.

Sono le mamme a spendere di più per i figli.

In particolare le mamme sono più spendaccione rispetto ai papà quando si tratta di sensi di colpa da attenuare. In media, i genitori italiani spendono circa 187 euro a settimana per ogni bambino. Rispetto ai “colleghi” inglesi e francesi che spendono circa 212 euro, tedeschi circa 220 euro, spagnoli circa 150 euro. Principalmente, queste spese sono destinate a cene a base di pizza e hamburger (33%), sempre amati dai bambini, gite giornaliere a parchi tematici. O cinema (32%), dolci e gelati (24%) e nuove tecnologie come ipad o videogiochi (19%)”.

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