Vaccini, a Figliuolo e Curcio prima dose AstraZeneca. Paura non ferma campagna

Foto Ufficio Stampa Commissario Covid19/ LaPresse Figliuolo e Curcio vaccinati a Roma con AstraZeneca Nella Foto Francesco Paolo Figliuolo

ROMA – Il temuto ‘effetto AstraZeneca’ almeno per ora non c’è. Le vaccinazioni riprese venerdì pomeriggio, dopo lo stop di quattro giorni al siero anglo svedese, procedono regolarmente in quasi tutte le Regioni, e tra quanti hanno ricevuto oggi la prima dose ci sono il commissario straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio.

I due si presentano presso il punto vaccinale della Difesa, alla Cecchignola, Roma, alle 10 del mattino. Percorrono chiacchierando la breve fila, firmano il consenso informato e ricevono la prima dose del tanto discusso AstraZeneca.

Attesi i quindici minuti dall’iniezione, come prescritto dal protocollo sanitario, lasciano il punto vaccini e, uscendo, la prima cosa che dicono ai cronisti è che “va tutto bene”.

Il primo obiettivo è rassicurare i ‘vaccinandi’, e sulle tanto temute disdette, dopo le indagini Ema sui casi di trombosi, Figliuolo spiega: “Avevamo una stima del 20% di rinunce in alcune Regioni, del 10% per altre e molte Regioni, come il Lazio, nessuna rinuncia, quindi il differenziale è intorno allo zero”.

La campagna procede ed è il momento di ingranare una nuova marcia. Per farlo, il generale punta a 500 mila somministrazioni giornaliere da metà aprile, quando arriverà anche Johnson & Johnson, e a raggiungere la fine dell’estate con l’80% di persone immunizzate.

“Il messaggio da dare è che bisogna fare il vaccino perché proteggiamo noi stessi e gli altri”, sono le parole del capo della protezione civile Fabrizio Curcio, che sottolinea la buona interlocuzione tra tutti gli attori impegnati nella campagna.

Il numero dei punti vaccinali è cresciuto dall’inizio di marzo del 25% e con la ripartenza di AstraZeneca e il prossimo arrivo del quarto vaccino approvato, tutto lascia sperare che si riesca ad accelerare.

Resta il nodo consegne, ma nel prossimo trimestre dovrebbe scattare il tanto agognato potenziamento dei rifornimenti. Intanto sono arrivate 333.600 dosi di Moderna nell’hub nazionale della Difesa, presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare. Si tratta del lotto di Moderna più consistente approvvigionato finora. E giovedì prossimo sono attese ulteriori 279 mila dosi AstraZeneca, dopo lo stop di questa settimana.

Infine, sul fronte Sputnik, novità arrivano dallo Spallanzani dove tra qualche giorno verrà stipulato un primo accordo per una sperimentazione in forma scientifica del vaccino russo, in attesa dell’autorizzazione formale dell’Ema.(LaPresse)

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