Vaccini, almeno una dose a 12 milioni. Figliuolo: “Mettere in sicurezza, poi riaprire”

Sul tema dell'allentamento delle misure, va avanti da settimane il tira e molla tra chi chiede di frenare e mantenere ancora massima l'attenzione, e chi ritiene che l'economia non possa più aspettare

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Francesco Paolo Figliuolo

ROMA – La campagna anti-Covid avanza, arriva a 12 milioni di persone cui è stata somministrata almeno una dose. E punta a superare presto le 350 mila dosi di media giornaliera, con occhi puntati più che mai sulle immunizzazioni in vista dell’inizio della fase di riapertura. Sul tema dell’allentamento delle misure, va avanti da settimane il tira e molla tra chi chiede di frenare e mantenere ancora massima l’attenzione, e chi ritiene che l’economia non possa più aspettare. Il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo durante la visita in Puglia ha sottolineato che “solo dopo aver messo in sicurezza le persone, partendo da quelle che sono più a rischio, possiamo far ripartire il Paese e dare respiro alle classi produttive”.

12 milioni di vaccinati

Ma 12 milioni di vaccinati, perlopiù solo parzialmente immunizzati, basteranno ad evitare che il virus torni a correre colorando ancora una volta l’Italia di rosso? Secondo il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, “con le aperture si assume sempre un rischio” che gli epidemiologi non sono mai veramente pronti ad affrontare. Ma, aggiunge l’esperto, “si cominciano a vedere gli effetti benefici delle vaccinazioni con la campagna vaccinale che ormai ha accelerato il suo ritmo. E questo giustifica anche la possibilità di riaperture, seppur graduali” e con “comportamenti individuali ispirati alla prudenza”.

Serve cautela

Dello stesso avviso il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro, secondo il quale fondamentali saranno “cautela e gradualità”. Se tutto va secondo i piani del commissario, il mese prossimo dovrebbe quasi a raddoppiare l’attuale numero di immunizzati. Ecco perché il mese di maggio sarà dirimente per capire gli effetti sulla curva epidemiologica delle riaperture e il peso che sui numeri avrà il cambio di passo della campagna, che punta a raggiungere mezzo milione di inoculazioni al giorno.

Le Regioni restano sotto la lente del generale Figliuolo che continua a visitare l’Italia da nord a sud. Monitorando quotidianamente dosi e somministrazioni, affinché tutte procedano con lo stesso passo. Ma le differenze non riguardano solo i numeri ma anche le priorità e, in Campania, il presidente Vincenzo De Luca, proprio in vista delle riaperture, ha firmato un’ordinanza che riconosce come prioritaria l’esigenza di immunizzare gli abitanti delle isole.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

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