Vaccini, De Luca: “Dosi bambini da domani? Lavoriamo senza ascoltare Roma”

Si mettano d'accordo a livello nazionale. Io non ho ancora superato il trauma di avantieri quando nel giro di 24 ore hanno detto che si chiudevano le scuole con un solo contagio e poi la sera hanno negato quello che hanno detto la mattina".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

NAPOLI – “Si mettano d’accordo a livello nazionale. Io non ho ancora superato il trauma di avantieri quando nel giro di 24 ore hanno detto che si chiudevano le scuole con un solo contagio e poi la sera hanno negato quello che hanno detto la mattina”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine della presentazione della stagione invernale del Festival di Ravello, rispondendo ad una domanda relativa alla distribuzione dei vaccini per i bambini della fascia 5-11 anni, che il commissario Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato per domani. “Pensiamo a lavorare – ribadisce De Luca – e lasciamo perdere le dichiarazioni che arrivano da Roma. Quando avremo la disponibilità dei vaccini per i bambini procederemo immediatamente”. “Abbiamo dato indicazioni ai direttori generali di aprire anche altri centri di vaccinazione. Ieri e avantieri siamo andati oltre le 30mila somministrazioni, siamo arrivati ieri a 42mila vaccinazioni e si sono determinate delle file lunghissime. Per mesi non c’era anima viva. Abbiamo chiuso il grande hub a Capodichino, lo tenevamo aperto ma non c’era nessuno, oggi abbiamo un nuovo afflusso”. “Dobbiamo ritornare anche sul piano organizzativo ad impegnare più forze però tenete conto che il personale quello è – spiega il governatore della Campania -. Se impegniamo le forze per fare il tracciamento perché aumentano i contagi diventa complicato poi avere il personale per i centri di vaccinazione. In questo momento francamente darei priorità al tema della vaccinazione dei bambini. Questa è la priorità. Un adulto aspetta un’ora e aspetta un’ora, pazienza. I bambini no. Per i bambini dobbiamo avere una organizzazione e una sensibilità straordinaria, davvero in questo caso dobbiamo metterci tutta la delicatezza, l’umanità e l’accompagnamento con i pediatri e medici di famiglia per vivere questo momento in maniera serena” conclude De Luca.

LaPresse

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